La solvibilità in sintesi

La solvibilità è un indice che misura la capacità creditizia come previsto dalla legge sul credito al consumo (LCC) e l’affidabilità creditizia del debitore.

Cosa s’intende per capacità creditizia?

La valutazione della capacità creditizia serve a proteggere il beneficiario del credito da un sovraindebitamento: chi richiede un credito deve essere maggiorenne e poter rimborsare il credito incluse le spese per gli interessi nell’arco di 36 mesi con il suo reddito disponibile (pignorabile). La durata prescelta per il credito non ha alcuna importanza. Ogni creditore è tenuto a effettuare questa verifica.

La verifica della capacità creditizia è obbligatoria per legge per i crediti che rientrano nel campo di applicazione della legge sul credito al consumo. La parte pignorabile del reddito è calcolata sottraendo il minimo vitale (secondo le direttive del cantone di domicilio) dal reddito netto. Rendite AVS, prestazioni AI e prestazioni analoghe non sono pignorabili. Per questo motivo, ad esempio, i pensionati in genere non ricevono alcun credito.

Per il budget, il creditore deve tener conto come minimo di:

  • spese di affitto/abitazione

  • imposte

  • obblighi notificati alla Centrale d’informazione per il credito al consumo (IKO) (crediti correnti, leasing)

Nell'ambito della verifica completa della solvibilità vengono presi in considerazione ulteriori dati.

Cosa s’intende per affidabilità creditizia?

Gli offerenti verificano l’affidabilità creditizia per valutare il rischio di mancato pagamento e spesso per determinare il tasso d’interesse. Questa valutazione comprende, tra le altre cose, la consultazione di banche dati sulla solvibilità, di uffici di esecuzione, della ZEK, dell’IKO, ma anche della documentazione del beneficiario del credito. Nella valutazione del rischio si tiene anche conto di alcuni dati del cliente, così come di alcuni elementi statistici di carattere generale.

Ogni banca valuta questi dati a modo suo. Chi richiede un credito può quindi prevedere solo in parte le possibilità che ha di ottenerlo. Circa la metà delle richieste di credito viene respinta. Ogni richiesta respinta viene registrata nella ZEK per due anni e può ridurre le possibilità di ottenere un credito in futuro.

Intermediari come Credaris presentano la richiesta a una banca in linea con il profilo individuale, riducendo così il rischio di rifiuto. Scoprite con quali istituti di credito collabora Credaris.

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