Concubinato o «matrimonio per tutti»: sposarsi conviene?

Le coppie – e dal 1º luglio 2022 anche le coppie omosessuali – possono rendere ufficiale il loro amore e unirsi in matrimonio. Ma dal punto di vista legale conviene davvero sposarsi? Comparis aiuta a prendere questa decisione.

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Roman Heiz

16.01.2023

Matrimonio o concubinato – consigli per decidere

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1.Cosa significa concubinato?
2.Che cosa s’intende con unione domestica registrata?
3.Cosa cambia con il «matrimonio per tutti»?
4.Vale la pena sposarsi?
5.A cosa deve fare attenzione chi vive in concubinato?
6.Matrimonio o concubinato: le differenze in sintesi

1. Cosa significa concubinato?

Il matrimonio non è più l’unico «modello di famiglia tradizionale». Molte famiglie in Svizzera scelgono di non sposarsi e vivono in concubinato. Per questa forma di convivenza non ci sono regole particolari.

2. Che cosa s’intende con unione domestica registrata?

Le coppie omosessuali possono contrarre un’unione domestica registrata fino al 1º luglio 2022. Per le unioni domestiche registrate valgono disposizioni legali simili a quelle previste per le coppie sposate. A questo punto è lecito chiedersi: vale la pena registrare la propria unione o è meglio vivere in un concubinato non vincolante dal punto di vista giuridico?

3. Cosa cambia con il «matrimonio per tutti»?

Con l’approvazione dell’iniziativa «matrimonio per tutti», a partire dal 1º luglio 2022 le coppie omosessuali potranno convertire in matrimonio la loro unione domestica registrata esistente.

Ecco cosa cambia in caso di conversione:

  • Il regime dei beni cambia dalla separazione dei beni alla partecipazione agli acquisti.

  • Sarà possibile adottare un figlio.

  • La naturalizzazione dei coniugi stranieri sarà più facile.

Inoltre, per tutte le coppie sposate valgono le stesse condizioni. Le coppie omosessuali possono sposarsi e sono quindi equiparate alle coppie eterosessuali. A partire dal 1º luglio 2022 non sarà possibile contrarre una nuova unione domestica registrata. Quindi molte coppie si chiederanno: conviene davvero sposarsi?

La necessaria dichiarazione di conversione costa secondo l'ordinanza sugli emolumenti in materia di stato civile 75 franchi .Per la conferma dello stato civile le coppie pagano ulteriori 30 franchi. Se le coppie desiderano una conversione solenne, devono aspettarsi costi aggiuntivi.

4. Vale la pena sposarsi?

Dal punto di vista assicurativo, un matrimonio può essere vantaggioso: in caso di decesso o invalidità, le persone sposate beneficiano di una migliore copertura finanziaria. Le coppie che convivono in concubinato devono invece prendere l’iniziativa per quanto riguarda la previdenza reciproca. Conviene valutare attentamente la sicurezza economica reciproca soprattutto quando un partner per accudire i figli si assenta dal mondo del lavoro o riduce il grado occupazionale.

Dal punto di vista fiscale, i coniugi sono spesso svantaggiati. In generale, le coppie che vivono in concubinato pagano meno tasse rispetto alle coppie sposate.

5. A cosa deve fare attenzione chi vive in concubinato?

Ecco un elenco con i punti più importanti da tenere presenti se si vive in concubinato.

  • Testamento: alla morte del partner, il concubino ha diritto all’eredità soltanto se è stato esplicitamente nominato come beneficiario in un testamento; senza tuttavia dimenticare le quote legittime previste dalla legge. Infatti, chi ha figli deve lasciare a questi ultimi la metà del proprio patrimonio. Al partner superstite spetta quindi unicamente la quota liberamente disponibile. Inoltre, bisogna tenere conto che in alcuni cantoni le imposte sulle successioni previste per i concubini sono molto elevate.

  • Contratto successorio: è possibile concludere un accordo vincolante con i figli che prevede la loro rinuncia alla quota ereditaria fino alla morte del partner convivente.

  • AVS: anche per quanto riguarda l’AVS le coppie che vivono in concubinato non hanno gli stessi diritti delle coppie sposate. L'AVS tratta i partner in concubinato in modo completamente separato. Al raggiungimento dell’età pensionabile, ognuno riceve la propria pensione ordinaria. Da questo punto di vista, rispetto alle coppie sposate o a quelle registrate, i concubini sono avvantaggiati poiché ai coniugi viene applicato il tetto massimo del 150% della rendita massima di vecchiaia. In compenso, i partner conviventi non hanno diritto ad alcuna rendita vedovile in caso di decesso di uno dei due.

  • Pilastro 3a e cassa pensioni: anche per la cassa pensione i partner conviventi devono prendere l'iniziativa. Tuttavia, non tutte le casse offrono soluzioni per le coppie conviventi. Qualora il regolamento della cassa pensione preveda le rispettive soluzioni, il partner defunto deve aver precedentemente comunicato alla cassa la convivenza, dichiarando chiaramente di voler provvedere al proprio partner. Lo stesso vale per il pilastro 3a. La cassa pensione e il pilastro 3a possono versare l’avere di vecchiaia al partner convivente soltanto se il defunto non lascia alcun coniuge o figlio (minorenne o fino a 25 anni, se in formazione), altrimenti il denaro spetta a questi ultimi.

  • Pilastro 3b: è possibile assicurare il proprio partner stipulando una semplice assicurazione in caso di decesso. Un’assicurazione di questo tipo è una buona soluzione ad esempio se uno dei partner si occupa del mantenimento della famiglia, mentre l’altro decide di dedicare più tempo a quest’ultima.

  • Accredito per compiti educativi: questo viene ripartito tra coniugi e partner con affidamento congiunto. Se uno dei partner assume il ruolo di principale figura di riferimento nell’accudimento dei figli oppure se uno dei due raggiunge la rendita massima AVS anche senza un accredito, allora la coppia può concordare per iscritto che gli accrediti per i compiti educativi vengano assegnati soltanto a un genitore.

  • Imposta sulle successioni: in alcuni cantoni l’imposta sulle successioni per i partner conviventi è molto alta. In alcuni casi traslocare conviene. L’imposta sulle successioni deve essere pagata nel luogo in cui il defunto ha il proprio domicilio principale. Eccezione: gli immobili vengono sempre tassati nel luogo in cui si trovano.

Soprattutto le coppie in concubinato dovrebbero verificare per tempo la propria situazione previdenziale. Conviene richiedere una consulenza di esperti.

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6. Matrimonio o concubinato: le differenze in sintesi

Coppie in concubinato Coppie sposate
AVS Una coppia di concubini riceve al massimo 58’800 franchi di rendita AVS all’anno, mentre i coniugi al massimo 44’100 franchi. (Ultimo aggiornamento: 2023)

Non sussiste alcun diritto alla pensione di vedovanza o di reversibilità.
Le vedove ricevono una rendita per superstiti AVS se ci sono dei figli oppure se ha più di 45 anni di età ed è stata sposata almeno 5 anni con il partner defunto.

Vedovi: i vedovi ricevono una rendita se hanno figli minorenni.
Cassa pensioni Alcuni istituti previdenziali prevedono una rendita con alcune limitazioni per i partner conviventi. Di norma la cassa pensioni paga la rendita per superstiti.
Eredità Senza un testamento, il concubino non eredita nulla. Non sempre è possibile favorire il partner convivente nel testamento per via della porzione legittima che spetta ai familiari. Secondo il diritto successorio, il coniuge è al primo posto e, in quanto erede legale, ha diritto alla quota legittima.
Pilastro 3a I partner conviventi non sono automaticamente beneficiari. Potrebbero esserci quote legittime di membri della famiglia aventi diritto. I coniugi superstiti sono i primi beneficiari al momento della successione.
Imposte In molti cantoni è prevista un’imposta sulle successioni molto alta per i concubini. Penalizzazione del matrimonio: i redditi dei coniugi vengono tassati congiuntamente. A seconda del cantone, l’onere fiscale può essere più elevato rispetto a chi vive in concubinato.
Separazione/divorzio Si può terminare la relazione senza requisiti formali. L’onere finanziario in caso di divorzio è molto elevato.

Articolo pubblicato per la prima volta in data 16.12.2019

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