Consegna dell’immobile: cosa fare perché niente vada storto

Alla consegna di un immobile è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti. Solo così si eviteranno spiacevoli sorprese e si potrà vivere spensierati nella nuova abitazione.

01.09.2013

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L’obiettivo è già all’orizzonte, ormai manca solo l’ultima tappa, ma è come se il traguardo non arrivasse mai: durante la presa in consegna dell’immobile si approva il progetto edilizio e si dichiara che tutti i lavori sono stati svolti in maniera soddisfacente. Per evitare spiacevoli sorprese in futuro, è importante prepararsi al meglio al momento della consegna e, se possibile, richiedere l’aiuto di un esperto indipendente. Un esperto dispone infatti dell’esperienza e degli strumenti necessari per non lasciarsi sfuggire alcun difetto.

Una delle seccature più grandi è quando non vengono rispettati i termini stabiliti in precedenza: ormai l’affitto è stato disdetto e il trasloco organizzato. Inoltre, il viavai di operai e giardinieri ancora troppo indaffarati fa presto passare la gioia di essere a casa propria. Ma il costruttore o il venditore esige comunque il pagamento completo al momento della consegna, come previsto dalla maggior parte dei contratti di costruzione.

Per questo è consigliabile, ancor prima dell’inizio dei lavori, inserire una clausola nel contratto di costruzione che preveda il pagamento completo solo una volta conclusi definitivamente tutti gli interventi edilizi. Pagamenti parziali o in acconto sono una prassi frequente nel settore dell’edilizia. Trattenere il resto dell’importo fino alla conclusione definitiva dei lavori non è quindi sbagliato.

Verificare attentamente ogni dettaglio: qui vale la formula «visto e piaciuto»

Alla consegna finale dell’immobile è necessario verificare ogni dettaglio con estrema attenzione. Il problema è che alcune componenti come tubature, guarnizioni e il sistema di isolamento termico non sono più visibili al momento della consegna. Eppure, le infiltrazioni d’acqua nell’involucro edilizio sono la causa di ben due terzi di tutti i danni agli edifici. Per questo motivo è importante verificare regolarmente le condizioni di queste componenti già durante la fase di costruzione.

Ovviamente, non bisogna lesinare sul controllo delle superfici visibili come i pavimenti, le pareti e i soffitti. Il committente deve anche verificare nel dettaglio che siano state rispettate le sue richieste in termini di materiali utilizzati, colori, così come le sue disposizioni relative alle installazioni elettriche. Nel mondo dell’edilizia vige infatti la clausola: «visto e piaciuto».

Chi diventa proprietario di un appartamento o di un piano non dovrebbe dimenticare che il tetto, le facciate, il garage sotterraneo così come eventuali locali comuni, quali lavanderia o stanze adibite al riscaldamento o agli hobby fanno parte, in misura proporzionale, della proprietà immobiliare. Anche qui bisogna effettuare una verifica accurata.

Pianificare tempo a sufficienza per la consegna

Effettuare un controllo approfondito dell’immobile insieme al costruttore richiede tempo. Per un appartamento si dovrebbero contare almeno due ore, per una casa unifamiliare almeno tre. È quindi fondamentale pianificare tempo a sufficienza. Inoltre, nessuno può impedire al proprietario di verificare in tutta calma l’esecuzione dei lavori anche prima della consegna ufficiale. Conviene quindi prendere nota di tutti i difetti emersi nel corso della fase di costruzione, così da non dimenticarsi niente al momento della consegna.

Verbale di consegna dell’immobile

Non è il proprietario a scrivere il verbale di consegna, bensì il costruttore. È importante indicare nel documento in modo chiaro ed esaustivo tutti i lavori ancora in sospeso e i difetti riscontrati, così che in caso di necessità siano comprensibili anche per terzi. Il verbale viene firmato sia dal proprietario che dal costruttore. Si tratta di un documento importante nel caso in cui in futuro sia necessario ricorrere a vie legali per risolvere i difetti.

Il costruttore deve provvedere alla risoluzione dei difetti entro una scadenza ragionevole, che può essere prefissata dal committente o dall’acquirente e deve essere riportata nel verbale di consegna. Una volta collaudato l’immobile, inoltre, inizia il decorso del periodo di garanzia. Il periodo di garanzia per difetti visibili è di due anni, quello per i difetti nascosti di cinque.

Il nuovo immobile deve essere preso in consegna solo se è utilizzabile in condizioni normali e quindi abitabile. Qualora le condizioni non lo permettano, la consegna dell’immobile deve essere rimandata. In caso dubbio, è sempre meglio richiedere una valutazione da parte di un’autorità che ne attesti l’abitabilità e, nel caso non fosse possibile, rifiutare la presa in consegna.  

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