Ridistribuzione nel 2º pilastro – Calcolare la perdita pensionistica

La ridistribuzione non si limita all’AVS ma riguarda anche le casse pensioni. Le stime parlano di circa 3 miliardi di franchi che ogni anno vengono ridistribuiti dagli assicurati attivi ai pensionati. Cosa significa per il singolo cittadino?

05.05.2021

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Una donna con un portafoglio vuoto si lamenta della perdita pensionistica nella cassa pensioni.

iStock / tarasov_vl

1.Che impatto ha la ridistribuzione sul singolo lavoratore?
2.Le giovani generazioni sono svantaggiate
3.Cosa si può fare per contrastare la ridistribuzione?

La ridistribuzione non si limita all’AVS Nel 2019, ben 7,2 miliardi di franchi sono passati dalle tasche dei lavoratori attivi a quelle dei pensionati e non si prospetta un’inversione di tendenza.Qual è l’impatto sui cittadini?

Secondo il principio della ridistribuzione, in un sistema previdenziale si ha diritto a prestazioni maggiori o minori rispetto a quanto si è finanziato con i propri contributi durante la vita lavorativa. È il caso ad esempio del 1º pilastro (AVS), dove i contributi versati dai lavoratori vanno direttamente ai pensionati. I giovani di oggi, quindi, pagano la rendita degli attuali pensionati. In questo caso si parla di ripartizione.

Che impatto ha la ridistribuzione sul singolo lavoratore?

Nell’AVS, la ridistribuzione dai lavoratori ai pensionati – o da chi guadagna di più a chi guadagna di meno – è una strategia voluta. Le cose stanno diversamente invece per quanto riguarda le casse pensioni, che si basano sul sistema di capitalizzazione: ogni lavoratore si occupa della sua previdenza con il sostegno del datore di lavoro. Al momento del pensionamento, il capitale di vecchiaia accumulato viene convertito in una rendita a vita. I fattori che influenzano il calcolo della rendita sono la speranza di vita, il finanziamento della rendita per superstiti e il livello dei tassi previsto sul lungo periodo.

Le giovani generazioni sono svantaggiate

Considerando l’aumento della speranza di vita e il calo dei tassi, le casse pensioni si trovano però in difficoltà. I lavoratori attivi riceveranno una rendita inferiore rispetto a quella effettivamente generata con il capitale versato nel corso degli anni. Nel 2019, infatti, 7,2 miliardi di franchi generati dagli assicurati attivi sono finiti nelle tasche dei pensionati: un esproprio che mal si sposa con il sistema svizzero, per cui le giovani generazioni si trovano fondamentalmente svantaggiate.

Al calcolatore previdenziale

Cosa si può fare per contrastare la ridistribuzione?

La ridistribuzione nel 2º pilastro non è un tema molto sentito dalla popolazione, ma senza contromisure politiche, chi oggi lavora avrà un reddito nettamente inferiore dopo il pensionamento. Di conseguenza il terzo pilastro, ovvero la previdenza privata facoltativa, acquisisce sempre più importanza. Pertanto, quanto prima si affronta il tema della previdenza privata, tanto maggiori saranno i vantaggi una volta in pensione.

Articolo pubblicato per la prima volta in data 15.03.2017

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