Ammortizzare o rifinanziare l’ipoteca?
L’ipoteca sta per scadere? Allora la si può ammortizzare o rifinanziare. Bisogna però tenere conto di alcuni aspetti.
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Se un’ipoteca sta per scadere, la si può ammortizzare o rinnovare. Bisogna tenere conto di diversi aspetti. Spesso conviene non accettare la prima offerta della propria banca in caso di rinnovo.
Chi nel 2010 ha stipulato un’ipoteca a tasso fisso di dieci anni, al più tardi nel 2020 dovrà decidere se rifinanziarla o ammortizzarla. Di norma, il cliente viene contattato dalla sua banca per un eventuale rifinanziamento poco prima della scadenza dell’ipoteca. Ma è meglio attivarsi un anno prima della scadenza per definire la strategia di rifinanziamento più adatta alle proprie esigenze. Inoltre, in questo modo non si rischia di dimenticare il termine di disdetta. Perché non sempre vale la pena rimanere con la propria banca in caso di rifinanziamento dell’ipoteca. Con Comparis non ci si dimentica del termine di disdetta: basta attivare il promemoria gratuito per la disdetta.
Confrontando si risparmia
Sul mercato ci sono innumerevoli istituti finanziari. Questi offrono in parte condizioni più vantaggiose rispetto alla propria banca. Oltre a condizioni di interesse più favorevoli, alcuni istituti offrono anche la rinuncia all’indennizzo per scadenza anticipata. Questo è fondamentale in vista di un’eventuale vendita dell’immobile.
La ricerca del miglior istituto di credito richiede molto tempo e anche conoscenze specialistiche. Tuttavia, questo lavoro può anche essere affidato a un intermediario indipendente.
Ammortizzare invece che rinnovare
Prendersi a carico debiti di diverse centinaia di migliaia di franchi richiede un po’ di tempo per abituarsi e per alcuni rischia di essere un onere troppo gravoso. A questo proposito, ha senso chiarire questo punto prima di acquistare la propria casa. Maggiori informazioni si trovano nel nostro articolo: «Checklist per comprare casa: tutti gli aspetti da tenere presente».
Tuttavia, per ridurre il debito, è necessario tenere presente quanto segue:
Liquidità sufficiente
Il capitale necessario per il rimborso dei debiti non è più disponibile per soddisfare altri desideri. Ciò è particolarmente importante per i proprietari di case prossimi all’età pensionabile. Una volta estinta l’ipoteca, i pensionati non possono più aumentarla senza problemi, poiché le banche tengono conto del reddito da pensione nel calcolo della sostenibilità.
Costituzione in pegno della casse pensione
Chi dispone di mezzi liquidi a sufficienza può versare il denaro nella cassa pensione e costituirla in pegno. Di conseguenza, la solvibilità del debitore migliora, il che porta a condizioni migliori per i creditori ipotecari. Inoltre, il riscatto nella cassa pensione consente di risparmiare sulle imposte.
L’onere fiscale aumenta
Se da una parte gli ammortamenti riducono l’onere degli interessi, dall’altra si possono dedurre meno debiti e interessi debitori dal patrimonio o dal reddito. Ciò aumenta l’onere fiscale.
Diversificazione vs. rischio di concentrazione
Avere tutto il patrimonio vincolato in un immobile comporta dei rischi. Il mercato immobiliare è soggetto a fluttuazioni dei prezzi e, in caso di crisi immobiliare, si rischia una dolorosa perdita di valore. Tenuto conto di queste premesse, è consigliabile suddividere il patrimonio tra diverse classi d’investimento.