Acquistare all’estero un’auto d’occasione: l’importazione diretta conviene?
Spesso un’auto di seconda mano è più conveniente all’estero rispetto alla Svizzera. Ma al prezzo si aggiungono dazi doganali, imposta sul valore aggiunto, molte tasse e tanto tempo. Il gioco vale la candela? Ecco le nostre considerazioni.

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Nei paesi oltre confine le auto usate sono spesso più economiche che in Svizzera. Al prezzo pagato si aggiungono tuttavia i dazi doganali, l’imposta sul valore aggiunto e molte tasse. E bisogna anche dedicarvi del tempo. Merita davvero importare un’auto direttamente? Abbiamo calcolato al centesimo il caso di una Golf acquistata in Germania.
Con il nostro modello di calcolo è possibile individuare in quali casi risulta proprio vantaggioso importare un’auto dall’estero. Quali errori vanno evitati. E a cos’altro occorre fare attenzione per fare un vero affare quando si importa un’auto. Non è poco. Il diavolo si nasconde nei dettagli. Ecco un esempio molto concreto.
Una Golf più conveniente del 15%?
Nell’Automercato di comparis.ch ci piace una Golf 1.4 TSI del 2015. Il motore a benzina eroga 150 CV di potenza e ha percorso 33’000 chilometri. L’equipaggiamento non è troppo lussuoso, non ha la vernice metallizzata, ma un navigatore satellitare. Un rivenditore svizzero la offre a 19’900 franchi. A questa offerta noi di Comparis diamo il voto 5.0 perché il prezzo è 300 franchi più basso del prezzo di mercato di 20’200 franchi.
Troviamo una Golf simile all’estero a un prezzo più economico? Per confrontare i prezzi in molti paesi europei ci viene in aiuto il motore di ricerca Autouncle. Lanciamo una ricerca su autouncle.de per la Germania e troviamo due auto con un equipaggiamento molto simile.
Importare sempre da un rivenditore
Una delle auto si trova a Stoccarda e costa 16’350 euro. Autouncle trova che il prezzo sia ottimo e gli assegna cinque stelle. Questa golf ha appena 27’000 chilometri. Ma c’è un problema: chi la vende è un privato. Da un privato è spesso possibile acquistare a prezzi più bassi che da un rivenditore, ma per l’esportazione non va bene perché un privato non è in grado di rimborsare l’IVA. Solo un rivenditore ufficiale può farlo.
Presso la concessionaria Seat di Ratisbona c’è un’altra Golf, quasi identica, e costa 16’770 euro. Anche questo è un ottimo prezzo secondo Autouncle. Tolta l’imposta sul valore aggiunto tedesca del 19%, il prezzo si riduce a soli 14’100 euro netti. E agli occhi di chi vive in Svizzera questo prezzo diventa improvvisamente molto, molto più conveniente dell’acquisto da un privato. A un tasso di cambio dell’euro di 1.17 franchi (marzo 2018), si tratta di poco meno di 16’500 franchi,
ossia 3’400 franchi in meno che in Svizzera. Un’importazione diretta potrebbe essere conveniente. Ma lo è davvero? Concludiamo allora il calcolo.
Tasse e dazi doganali in Svizzera
Al prezzo di acquisto del veicolo importato bisogna aggiungere in ogni caso le tasse imposte dal governo federale alla frontiera, che sono (almeno) tre.
Imposta sugli autoveicoli: in Svizzera esiste una tassa speciale per le automobili, che all’importazione è del 4%. Per la nostra Golf ammonta quindi a 660 franchi.
Tassa per il rapporto di perizia: senza questo rapporto l’Ufficio della circolazione stradale non rilascia l’omologazione per la Svizzera. Il rapporto di perizia è emesso dalle autorità doganali e ha un costo forfettario di 20 franchi.
Imposta sul valore aggiunto: come per tutte le importazioni in Svizzera, sulle automobili va applicata l’IVA che dall’inizio del 2018 ammonta al 7,7%. Non si applica solo sul prezzo netto ma anche sull’imposta sugli autoveicoli e sulle tasse. Per la nostra Golf sono 1’322 franchi.
Sommando il tutto si arriva a circa 2’000 franchi. Aggiunti i dazi doganali e le tasse, la nostra Golf costa ora 18’500 franchi, solo 1’400 franchi in meno rispetto alla Golf di seconda mano venduta in Svizzera.
A volte si presentano anche altre tasse
Per la nostra Golf questo è il prezzo finale: non dobbiamo pagare altre tasse federali. Ma sulle auto meno pulite, va applicata una tassa sulle emissioni di CO2. E le importazioni da altri paesi sono soggette a dazi doganali supplementari.
Tassa sul CO2: la nostra Golf è conforme alla normativa sulle emissioni Euro 6 e rimane al di sotto del valore indicativo di 122,55 grammi di CO2 per chilometro. La tassa sul CO2 ammonta pertanto a 0 franchi. Per le altre auto, è possibile calcolare la sanzione sul CO2 sul sito web dell’Ufficio federale dell’energia.
Dazi doganali: le auto importate dall’UE sono esenti da dazi doganali. Per tutti gli altri paesi occorre pagare da 12 a 15 franchi ogni 100 chilogrammi di peso del veicolo. Attenzione: l’origine dall’UE deve essere comprovata. A tal fine è necessario il modulo EUR 1, che ci facciamo dare dal nostro rivenditore.
Come passare la dogana
La dichiarazione d’esportazione per la dogana tedesca la lasciamo fare al rivenditore tedesco. Prezzo: 100 euro. A noi conviene perché conosce il sistema elettronico meglio di noi. E comunque è sempre meglio che l’esportatore ufficiale sia il rivenditore fino al rimborso dell’IVA (noi siamo solo gli autisti della nostra nuova auto).
Alla frontiera, l’ufficio doganale tedesco conferma che abbiamo effettivamente esportato la Golf. Solo con questa prova il rivenditore potrà rimborsare l’IVA tedesca, ma la legge non lo obbliga a farlo. Ecco perché facciamo inserire nel contratto un’apposita clausola.
Anche la dichiarazione doganale svizzera e-dec va compilata in formato elettronico. La facciamo personalmente a nostro nome. Entrambe le dichiarazioni doganali devono essere già pronte quando arriviamo alla frontiera: alla dogana tedesca per l’esportazione e a quella svizzera per l’importazione.
A tal fine dobbiamo quindi pianificare esattamente in anticipo presso quale valico di frontiera entreremo in Svizzera. Dobbiamo assicurarci che gli uffici doganali di entrambe le parti siano effettivamente aperti. E che nell’ufficio doganale scelto possiamo anche pagare con una carta di credito, altrimenti dobbiamo portarci dietro molti contanti.
Doppia immatricolazione, doppia assicurazione
Ma torniamo a Ratisbona in Baviera, dove si trova il concessionario della nostra Golf, la quale non è ancora stata immatricolata. Per farla uscire dal garage ci serve una targa tedesca. Il giro di prova non è stato un problema perché il concessionario aveva montato le sue targhe. Ma non ce le presterà per il periodo che ci serve per immatricolare la nostra nuova auto in Svizzera.
Quindi per il viaggio e i primi giorni in Svizzera abbiamo bisogno di targhe tedesche emesse a nostro nome. A tal fine esistono targhe speciali per l’esportazione, chiamate semplicemente targhe doganali, disponibili in Germania presso il comune del rivenditore. Il nostro concessionario ci dice che dobbiamo andare all’ufficio di immatricolazione della città di Ratisbona.
Per ottenere queste targhe dobbiamo provare di essere in possesso di un’assicurazione: nulla circola senza la responsabilità civile. Gli agenti assicurativi si trovano spesso nelle vicinanze dell’ufficio di immatricolazione. Andiamo in questo ufficio, prendiamo i documenti del veicolo e un documento con il nostro numero di targa... ma senza le targhe. In Germania bisogna farsele fare a parte successivamente. Vicino all’ufficio di immatricolazione si trova anche chi produce le targhe.
I costi variano a seconda del comune, della compagnia di assicurazione e del fabbricante. Le targhe costano circa 30 euro. Dobbiamo pagare circa lo stesso importo per l’immatricolazione in tutti i comuni tedeschi. E la responsabilità civile per 30 giorni costa circa 70 euro. Con 130 euro abbiamo immatricolato la nostra Golf e possiamo partire. Ma senza assicurazione casco, perché le offerte a breve termine per una casco collisione costano già 500 euro per soli 30 giorni.
In Svizzera dobbiamo poi immatricolare nuovamente l’auto, ora correttamente e in via definitiva, e lo facciamo come per tutte le auto in Svizzera presso l’Ufficio della circolazione stradale del nostro cantone.
Collaudo tecnico prima dell’immatricolazione
Prima dobbiamo sottoporre il veicolo a un collaudo tecnico. A tal fine occorre seguire due procedimenti.
Manutenzione del sistema antinquinamento: viene effettuato da qualsiasi garagista autorizzato in Svizzera, che ci fornisce il relativo documento. Per la manutenzione e il documento paghiamo 80 franchi.
Collaudo da parte dell’Ufficio della circolazione: viene effettuato in modo semplice come per le auto svizzere, in quanto per la nostra Golf abbiamo un certificato di conformità CE (Certificate of Conformity COC). Al nostro Ufficio della circolazione stradale paghiamo 60 franchi.
Il COC è importante: se non ce l’abbiamo, è probabile che dobbiamo far fare un collaudo individuale, che è alquanto caro. Il nostro concessionario di Ratisbona non aveva a portata di mano il COC per la nostra Golf. Ce l’avrebbe fornito a pagamento. Abbiamo scelto il canale più economico e l’abbiamo fatto emettere online per 40 euro direttamente da Volkswagen Germania.
Nemmeno 1’000 franchi di risparmio
A parte la dichiarazione di esportazione tedesca, abbiamo fatto noi tutto quello che potevamo fare. E per il resto abbiamo acquistato solo i servizi di cui avevamo bisogno. Fino al momento dell’immatricolazione in Svizzera, tutto questo ci è costato poco meno di 460 franchi.
Ma non abbiamo ancora calcolato le targhe e le tasse in Svizzera, che però non vanno inserite in questo confronto perché dovremmo comunque pagarle anche per la nuova immatricolazione di un’auto comprata in Svizzera.
Aggiunte le imposte, i dazi doganali, le tasse e i servizi esterni necessari prima dell’immatricolazione, la nostra Golf viene ora a costare 18’960 franchi: solo 940 franchi in meno rispetto all’offerta svizzera (prezzi in parte arrotondati).
Offerta tedesca | 16’500 franchi |
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Imposta sugli autoveicoli | 660 franchi |
Rapporto di perizia | 20 franchi |
Imposta sul valore aggiunto | 1'322 franchi |
Dichiarazione d’esportazione | 100 euro |
Targhe | 30 euro |
Responsabilità civile | 70 euro |
Immatricolazione | 30 euro |
Manutenzione del sistema antinquinamento | 80 franchi |
Ufficio della motorizzazione | 60 franchi |
COC (online, Volkswagen Germania) | 40 euro |
TOTALE | 18’960 franchi |
Offerta svizzera | 19’900 franchi |
RISPARMIO | 940 franchi |
È valsa la pena farsi il viaggio e spendere tante energie? È una domanda a cui ognuno deve rispondere da solo. Ma in ogni caso dopo c’è una storia da raccontare.
Importare direttamente o affidare l’importazione al rivenditore?
Finora abbiamo calcolato la variante più economica: abbiamo guidato personalmente l’auto dall’estero in Svizzera. Abbiamo fatto il viaggio e sbrigato tutte le pratiche burocratiche. Certo, è possibile anche farsi aiutare in tutto questo.
Vi sono professionisti per ogni singolo passaggio: dichiaranti doganali, se vogliamo evitare errori burocratici. Spedizionieri che trasportano l’auto nuova su un camion. O il rivenditore premuroso subito al di là del confine che viene a consegnarci la nuova auto montando le sue targhe.
Vi sono anche fornitori di servizi completi: agenzie che organizzano tutti questi servizi per noi. Ma ovviamente hanno il loro prezzo. L’azienda Import Butler ha un pratico calcolatore online (disponibile in tedesco e inglese) con cui è possibile calcolare immediatamente il prezzo di tutti i servizi. Il pacchetto completo – dalla dichiarazione doganale al collaudo presso l’ufficio di immatricolazione – costa poco meno di 1’500 franchi per la nostra Golf, ma dobbiamo comunque guidarla noi. Uno spedizioniere la può trasportare comodamente per 1’900 franchi. In entrambi i casi, però, la nostra Golf viene purtroppo a costare di più della Golf di seconda mano venduta in Svizzera.
E la garanzia?
In linea di principio, i garagisti in Svizzera sarebbero obbligati a fornire i servizi previsti dalla garanzia del costruttore anche per le automobili d’importazione parallela. La garanzia del produttore tedesco per la nostra Golf immatricolata per la prima volta nel 2015 è già scaduta. Lo stesso vale anche per quella d’occasione offerta in Svizzera. Tuttavia, per la Golf svizzera sarebbe ancora possibile estendere la garanzia.
Per molte marche di automobili, le importazioni ufficiali in Svizzera hanno sin dall’inizio garanzie che durano molto più a lungo e sono molto più estese che nell’UE. Il valore corrispondente è difficilmente quantificabile. Chi desidera importare un’auto direttamente, tuttavia, dovrebbe prestare attenzione alle differenze a seconda della marca desiderata.
Sotto i 20’000 franchi non vale la pena
Nel 2018 l’euro non è più così economico come nel 2015. All’epoca un’importazione sarebbe stata conveniente in moltissimi casi. Oggi la pressione sui prezzi dall’estero è penetrata nel mercato svizzero. La differenza di prezzo è piuttosto ridotta.
Con la nostra Golf da 20’000 franchi risparmiamo meno di 1’000 franchi. Se l’auto da acquistare costa meno di 20’000 franchi sul mercato svizzero, spesso non merita importarla. Non importa quante cose si facciano personalmente.
L’importazione di «Jahreswagen» (auto aziendali semi-nuove rimesse sul mercato dopo pochi mesi di circolazione) e di auto nuove, soprattutto per i modelli più costosi, è certamente conveniente. Ma forse, poi, bisogna pagare di più per alcuni servizi. Quelli di un fornitore specializzato in servizi di importazione o di un concessionario che ritira l’auto dall’estero per conto proprio.
Per non dimenticare nulla
Chi desidera ritirare personalmente la nuova auto acquistata all’estero, deve assolutamente leggere questa brochure del TCS. Non è perfettamente aggiornata, ma è molto accurata. Sul sito ufficiale per le importazioni dell’Amministrazione federale delle dogane si trovano spiegazioni precise relative ai documenti che bisogna portare con sé.