Diritti e doveri di medici e pazienti
Cosa si può pretendere da un medico per il proprio trattamento? È importante informarsi anche sui propri doveri.

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1. Un medico può rifiutarsi di accettarmi come paziente?
I medici hanno l’obbligo di accettare i pazienti solo in situazioni di emergenza. In caso contrario, per esempio a fronte di un sovraccarico di lavoro o in mancanza delle qualifiche professionali necessarie, i medici possono decidere di rifiutare un paziente. Anche la cura dei pazienti inadempienti che non pagano le fatture e le parcelle può essere rifiutata. Un obbligo di trattamento sussiste solo nel momento in cui lo studio medico ammette una persona come paziente. Questo rapporto contrattuale può tuttavia essere risolto.
2. Diritto all’autodeterminazione: quali decisioni posso prendere in qualità di paziente?
Le persone con capacità di giudizio possono rifiutare trattamenti, screening e controlli preventivi, vaccinazioni e test genetici in qualsiasi momento. Senza il consenso del paziente, quindi, non può essere eseguito nessun intervento medico. I pazienti hanno inoltre diritto a richiedere un secondo parere. In caso di incapacità di giudizio, si ha la possibilità di mettere precedentemente per iscritto i propri i desideri in un testamento biologico oppure in un mandato precauzionale. Sono escluse le malattie trasmissibili (come ad esempio la tubercolosi e il tifo): in tal caso i medici possono costringere il paziente a sottoporsi al trattamento.
3. Quali sono i miei diritti in termini di conoscenza e informazioni?
I medici sono tenuti a informare personalmente e in modo esaustivo i pazienti circa il loro stato di salute e il trattamento previsto, come ad esempio possibili terapie e alternative, probabilità di guarigione, rischi, effetti collaterali, eventuali complicazioni e costi. I pazienti hanno anche il diritto alla «non informazione» e possono pertanto rifiutare di essere informati su determinati argomenti (ad esempio sui risultati di analisi genetiche).
L’onere della prova della corretta informazione del paziente spetta al medico, il quale può dimostrare anche a posteriori che il paziente è una persona ragionevole e che avrebbe comunque accettato il trattamento. In parte i medici chiedono ai loro pazienti di firmare un documento e quindi di confermare la comunicazione delle rispettive informazioni. (Fonte: Legge federale sulla protezione dei dati, art. 8).
4. I pazienti possono consultare la propria cartella clinica?
I pazienti hanno il diritto di consultare il proprio dossier e di richiederne una copia in qualsiasi momento. Non solo i medici, ma anche gli altri specialisti coinvolti nel trattamento sono obbligati a conservare la documentazione per dieci anni dall’ultimo aggiornamento. I pazienti possono inoltre segnalare errori presenti nel dossier, i quali vanno immediatamente corretti.
Contenuto della documentazione del paziente (non esauriente):
sintomi
diagnosi confermate
rapporti degli interventi chirurgici
verbali delle anestesie
verbali di informazione
rapporti su decorsi e dimissioni
cure prescritte
risultati di esami e analisi (valori di laboratorio, radiografie)
indirizzamento ad altri medici
Dal 2020, in Svizzera è disponibile la cartella informatizzata del paziente (CIP). I titolari di una CIP possono accedere al loro dossier in qualsiasi momento tramite una connessione Internet sicura.
5. Segreto professionale: quali informazioni può condividere il medico?
I medici sono tenuti al segreto professionale, e senza il consenso del paziente non possono trasmettere informazioni a terzi. L’obbligo al segreto professionale non comprende tuttavia le malattie a dichiarazione obbligatoria (come per esempio la tubercolosi) o i delitti perseguibili d’ufficio con azione penale (fonte: Codice penale svizzero, art. 321).
6. Obbligo di diligenza
Tutti i pazienti hanno diritto a cure e trattamenti attenti e prudenti. Gli esami e le terapie devono essere conformi allo stato attuale delle conoscenze e alle norme mediche riconosciute. Non tutte le complicazioni sono causa di un errore di trattamento, e non tutti gli errori di trattamento rappresentano una violazione dell’obbligo di diligenza. Il sito Smarter Medicine (disponibile solo in tedesco) contiene suggerimenti e raccomandazioni per evitare trattamenti medici eccessivi o errati.
7. Diritti e doveri in ospedale
I pazienti sono tenuti a rispettare le disposizioni del regolamento ospedaliero e ad avere riguardo per gli altri pazienti. Hanno inoltre il diritto di richiedere che le conversazioni con il medico non si svolgano in presenza o a portata d’orecchio di altre persone, e di limitare la frequenza delle visite da parte di terzi.
8. Dovere di collaborazione: devo rispondere alle domande del medico?
I pazienti sono tenuti a rispondere in modo veritiero alle domande dei medici. È inoltre nel loro interesse informare i medici circa l’assunzione di farmaci, allergie, malattie pregresse ed esistenti ecc. Infatti, la mancanza di informazioni può causare gravi complicazioni.
9. Obbligo di riduzione del danno
I pazienti sono tenuti a contenere i danni finanziari, ad esempio nei confronti della cassa malati o dell’AI. I costi non necessari incidono in modo negativo sul principio di solidarietà dell’assicurazione malattia, il che porta a sua volta a un aumento dei premi di cassa malati.
10. Ho diritto all’eutanasia?
In Svizzera, l’eutanasia diretta e attiva (ovvero la provocazione della morte di una persona per porre fine alla sua sofferenza) è un reato. Non lo è invece l’eutanasia passiva, cioè la sospensione cosciente di un trattamento medico per mantenere artificialmente il paziente in vita.