Come trovo un buon ginecologo?
Ecco alcuni consigli su come trovare un buon ginecologo e su quali aspetti tenere conto.
iStock / M_a_y_a
Come trovare un buon ginecologo?
Forse abbiamo già sentito parlare amici e conoscenti di alcuni medici della zona in cui si vive, e infatti le raccomandazioni che provengono dai familiari o dalla propria cerchia di amici sono un ottimo indizio per un buon rapporto di fiducia. La scelta però è sempre una questione personale. Spesso infatti i temi non riguardano solo le parti intime del corpo, ma anche la sfera privata delle pazienti.
In primo luogo, va chiarito quali sono i ginecologi disponibili, cioè quali accettano nuove pazienti. Nel registro dei medici di Comparis è disponibile un elenco aggiornato di ginecologi.
Cosa fare se il ginecologo è stato trovato, ma non accetta nuove pazienti? In tal caso è possibile richiedere al medico eventuali raccomandazioni di colleghi. Gli specialisti conoscono chi pratica nello stesso campo e sono in grado di consigliare colleghi affidabili e che lavorano bene. È anche possibile informarsi presso il proprio medico di famiglia, dal momento che anche questi medici collaborano spesso con i ginecologi.
Cosa contraddistingue un buon ginecologo?
Oltre alla competenza specialistica nell’ambito della ginecologia, è fondamentale che il medico disponga anche di buone competenze umane. La fiducia tra la paziente e il ginecologo è alla base di ogni consultazione e trattamento di successo.
Un buon ginecologo:
si preoccupa del benessere generale e della prevenzione della salute della paziente;
prima di ogni consultazione o trattamento, si informa sulla situazione personale ed eventuali preoccupazioni della paziente;
si concentra esclusivamente sulla questione sollevata nonché sulla migliore consulenza o sul miglior trattamento possibile, non giudicando in modo alcuno la paziente nonostante opinioni diverse;
esegue esami e analisi solo con il consenso della paziente;
è attento al contatto con il corpo della paziente ed evita di causarle sensazioni sgradevoli;
annuncia e spiega sempre in anticipo ciò che fa durante la visita;
rispetta rigorosamente la privacy della paziente (segreto professionale) e non si esprime in alcun modo in merito a eventuali disturbi o risultati davanti ad altre pazienti;
tiene conto della la sfera intima della paziente. Bisogna spogliarsi o togliere parte degli abiti solo se necessario, e si ha la possibilità di farlo in un luogo protetto. Inoltre, per la paziente non sarà mai necessario stare nuda davanti al ginecologo, ma dovrà rimuovere sempre solo gli abiti della parte superiore oppure inferiore del corpo, a seconda della zona da visitare;
in casi urgenti, si preoccupa di far ottenere alla paziente un appuntamento nel più breve tempo possibile;
informa la paziente sui rischi di esami e analisi ed eventualmente sui costi, laddove questi non fossero coperti dall’assicurazione di base. Alcune analisi, infatti, come ad esempio l’amniocentesi in gravidanza (il prelievo di liquido amniotico per individuare la sindrome di Down e altre anomalie fetali), sono a carico delle pazienti.
È meglio un ginecologo donna o uomo?
Questa domanda è assolutamente legittima, dal momento che le visite e i trattamenti ginecologici sono una questione intima. Non esiste però una regola generale. È vero che la percentuale di medici donne attive nel campo della ginecologia e ostetricia in Svizzera è di due terzi, ma tra i sessi non sono mai state evidenziate differenze in termini di competenze professionali e umane. L’empatia e la capacità di infondere fiducia sono facoltà innate della persona e di gran lunga più determinanti del sesso del medico.