Età d'entrata

Prima si inizia a occuparsi della propria previdenza per la vecchiaia, meglio è. Per le assicurazioni sulla vita, invece, di solito si applica un'età minima.

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Cinque adolescenti sono seduti su una scala e sorridono.

iStock / Ridofranz

L’età di entrata è l’età della persona assicurata all’inizio della polizza assicurativa. Le assicurazioni sulla vita presentano in genere limiti d’età per l’entrata. Verso l’alto il limite d’entrata massimo corrisponde ad esempio a 60, 65 o 70 anni, ma spesso l’età d’entrata subisce restrizioni anche verso il basso. Nell’assicurazione in caso di decesso nell’ambito del pilastro 3a, il limite si aggira in genere tra i 16 e i 18 anni. Mentre per le assicurazioni in caso di decesso nell’ambito della previdenza libera 3b è spesso più bassa.

Al contrario, non esiste nessuna soglia di età per iniziare a occuparsi di previdenza per la vecchiaia. Non è mai troppo presto per cominciare a riflettere sulla propria situazione finanziaria per quando si sarà più vecchi. Prima si inizia a risparmiare per il pensionamento, maggiore sarà la quantità di denaro a disposizione.

L'età di entrata rappresenta uno dei fattori determinanti per definire l'importo dei contributi. I premi calcolati per l'assicurazione sulla vita prendono in considerazione, tra l'altro, i seguenti dati personali inseriti nel contratto assicurativo: età d'entrata, sesso, capitale assicurato, periodo di validità nonché stato di salute (altezza, peso, fumo, ecc).

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