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La Centrale per informazioni di credito (ZEK) è un ente che riunisce tutti i provider nei settori del credito, dei leasing e delle carte di credito. L’obiettivo è lo scambio di informazioni tra i vari fornitori di servizi. La Centrale d’informazione per il credito al consumo (IKO), invece, registra i dati relativi a operazioni di credito e di leasing ai sensi della legge sul credito al consumo (LCC). Comparis spiega il ruolo che questi organismi svolgono concretamente in una richiesta di credito.
Panoramica:
In Svizzera, la Centrale per informazioni di credito svolge il ruolo di centrale rischi per informazioni sulla solvibilità. La ZEK è un’associazione privata, fondata nel 1968. I suoi compiti sono i seguenti:
Gli istituti di credito seri in Svizzera sono affiliati alla ZEK, e in virtù di questa affiliazione si impegnano a fornirle i dati richiesti. A ogni verifica per richieste di credito o di leasing, quindi, richiamano i dati archiviati.
L’interrogazione della ZEK rappresenta quindi un elemento fondamentale nella valutazione della capacità creditizia (verifica della solvibilità) per ogni richiesta di credito. Anche a contratto in corso vengono trasmesse comunicazioni alla ZEK. La ZEK serve da un lato ai creditori a valutare i rischi dei potenziali beneficiari di crediti, dall’altro a calcolare la sostenibilità tenendo conto dei debiti in essere.
Buono a sapersi: i dati della ZEK vengono utilizzati anche per valutare diverse operazioni bancarie come ad esempio ipoteche, crediti lombard e limiti di scoperto.
Nel 2002, nell’ambito della modifica della legge sul credito al consumo (LCC), il legislatore ha creato un organo apposito: la Centrale d’informazione per il credito al consumo (IKO), dove gli istituti che concedono crediti e leasing devono registrare le operazioni di finanziamento a persone fisiche (privati).
L’IKO è quindi direttamente collegata alla legge sul credito al consumo, e ha lo scopo di proteggere dal sovraindebitamento.
Fino alla riforma della LCC, quindi, i principali requisiti della IKO erano già coperti dal lavoro della ZEK o andavano spesso ben oltre. È per questo che il legislatore ha stabilito che la IKO avviasse una «collaborazione su base volontaria con l’associazione Centrale per informazioni di credito (ZEK)». Da allora, poi, le banche dati vengono gestite separatamente. Le due associazioni hanno ognuna una direzione autonoma e sono indipendenti l’una dall’altra dal punto di vista legale.
IKO | ZEK |
---|---|
Dati personali: cognome, nome, data di nascita, indirizzo | |
Crediti: crediti in contanti, a interesse fisso, finanziamenti rateali, crediti di conto corrente, prestiti sui salari | |
Contratti di locazione: affitto a riscatto, leasing | |
Carte di credito / carte clienti: arretrati, crediti su carte | |
Soddisfa i requisiti della LCC | Soddisfa il bisogno di informazioni del creditore |
Solo dati su crediti/leasing/carte di credito in essere | Contiene anche richieste effettuate e respinte |
Solo dati sui crediti al consumo secondo la LCC | Contiene anche dati su crediti e leasing non contemplati dalla legge sul credito al consumo (per es. crediti oltre gli 80’000 franchi e debiti di persone giuridiche) |
Contiene informazioni sulla solvibilità per carte di credito | |
Contiene informazioni ufficiali (per es. fallimenti, successione, tutela, patrocinio) |
Come base del suo registro, il sistema della ZEK gestisce i seguenti processi e informazioni:
A seconda del tipo di operazione, l’estratto ZEK comprende indicazioni sulle seguenti caratteristiche:
Nei regolamenti della ZEK sono indicate tutte le informazioni da fornire alla ZEK.
Buono a sapersi: se con un contratto in essere si verificano eventi che impattano sulla solvibilità, la ZEK informa automaticamente i creditori.
Attenzione: dato che anche le richieste di credito in corso sono registrate presso la ZEK, i creditori possono vedere se nell’ultimo periodo un cliente ha presentato richieste di credito e, se sì, quante. Questo ha conseguenze su una richiesta di credito: i creditori, infatti, tendono a valutare negativamente le richieste multiple.
Per analizzare le conseguenze è importante distinguere tra voci della ZEK neutre e negative.
I creditori sono tenuti a indicare il motivo per cui respingono una richiesta. Dato che spesso non si tratta di uno dei motivi standard previsti ma per esempio di direttive interne, il codice utilizzato più di frequente è il 99 «Richiesta respinta senza motivo».
Le richieste di credito respinte, comunque, non sono necessariamente un problema per la concessione di altri crediti. Se ad esempio una richiesta viene respinta perché l’importo è troppo alto, non si tratta di un evento che ha un impatto negativo sulla solvibilità.
Come capire a quanto ammonta all’incirca il credito massimo che si può ottenere?
Verifica del limite di credito.Più richieste di credito respinte hanno però un impatto negativo sulla valutazione del rischio: se altri provider hanno rifiutato una o più richieste, infatti, un istituto di credito vorrà tutelare i propri interessi e analizzare meglio la situazione. Le richieste respinte sono visibili per due anni.
Nella ZEK viene annotata anche la rinuncia a un’offerta di credito. Non è tuttavia chiaro in che modo una rinuncia influisca sulle opportunità di ottenere in futuro l’approvazione di un credito. Potrebbe però significare che il soggetto causa al creditore un inutile dispendio amministrativo – e questo tendenzialmente non aiuta.
Al contrario di quanto spesso si pensa, la ZEK non è responsabile per il rifiuto di una richiesta di credito, e non è nemmeno una banca dati che contiene solo annotazioni negative.
Oltre a numerosi dati puramente amministrativi e informativi, alla ZEK si comunicano naturalmente i dati positivi del comportamento di pagamento. Questo va a vantaggio dei clienti: se un istituto di credito ha avuto un’esperienza positiva con loro, infatti, lo potranno vedere anche gli altri provider.
Sono inoltre assicurati: la verifica seria e scrupolosa di un richiedente fa in modo che non vengano approvati impegni finanziari eccessivi e che quindi non ci sia un sovraindebitamento da parte del beneficiario del credito o del leasing. È anche per questo che in Svizzera la percentuale di insolvenze è di solo l’1-2% e le offerte di credito sono così convenienti.
In Svizzera, tutti gli istituti di credito seri sono affiliati alla ZEK. Ci sono però alcuni siti web sospetti che pubblicizzano offerte di credito senza verifica ZEK. Si sconsiglia categoricamente di stipulare contratti tramite questi siti; nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di società che promettono un rapido risanamento dei debiti o addirittura di tentativi di truffa.
Articoli collegati: come riconoscere trappole sospette
Annotazioni negative sulla puntualità o sul mancato pagamento delle rate di crediti, leasing o carte di credito, portano necessariamente a condizioni peggiori o, in molti casi, al rifiuto della richiesta.
Cosa significano i codici:
Nella valutazione del rischio si considerano anche le voci relative alle carte di credito:
Qui si trovano maggiori informazioni su come cancellare i dati errati (disponibili sono in tedesco e francese).
Sia l’IKO che la ZEK rispettano il diritto all’autocertificazione. Si può quindi richiedere gratuitamente un estratto della banca dati. Questo documento, però, non riporta i motivi per cui sono state respinte le richieste di credito.
Maggiori informazioni:
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La concessione del credito è vietata se causa un eccessivo indebitamento (art. 3 LCSI).
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