Procedura per la concessione del credito: ecco come funziona

Che si tratti di acquistare un’automobile o di superare un breve periodo di difficoltà economiche, un credito può essere la scelta giusta. Comparis spiega nel dettaglio come ottenerne uno.

1. Calcolare il credito che si può richiedere

Verificate se potete effettivamente permettervi l’importo desiderato.

In questo ambito è fondamentale la capacità creditizia. I crediti fino a 80’000 franchi rientrano nel campo di applicazione della Legge sul credito al consumo (LCC). Per proteggersi dal sovraindebitamento, la LCC stabilisce che un credito può essere concesso solo se l’importo totale (rate mensili e interessi) può essere rimborsato entro 36 mesi con il reddito pignorabile.

Calcolate il vostro limite di credito approssimativo.

2. Informarsi sui requisiti di credito e sulla solvibilità

Prima di richiedere un credito, bisogna informarsi sui requisiti da soddisfare. Oltre ai requisiti legali e ai criteri individuali degli offerenti, ci sono altri fattori determinanti nella concessione del credito.

3. Condizioni generali per la concessione di un credito

In Svizzera la concessione del credito è fortemente regolamentata. Oltre all’istituto di credito, anche altre organizzazioni come la ZEK o l’IKO hanno un impatto sul processo di credito. Di seguito trovate maggiori informazioni su queste entità e sul loro ruolo nella concessione del credito:

La ZEK è la centrale d’informazione per il settore del credito privato, del leasing e delle carte di credito. Tutti gli istituti di credito, gli istituti di leasing e gli emittenti di carte di credito con le autorizzazioni ufficiali sono membri della ZEK. L’elenco dei membri della ZEK è quindi la migliore fonte per verificare la serietà di un fornitore.

Maggiori informazioni sulla ZEK

La Centrale d’informazione per il credito al consumo prescritta dal legislatore è un sistema d’informazione svizzero. L’IKO raccoglie i dati relativi a operazioni di credito e di leasing di persone fisiche e si basa sulle disposizioni della Legge sul credito al consumo.

Diritti per i beneficiari del credito e obblighi per i creditori: la Legge sul credito al consumo (LCC) disciplina la concessione professionale di crediti al consumo a privati.

Altre disposizioni e direttive in materia di credito al consumo

  • Per attuare l’articolo 36a LCC: la «convenzione sulla pubblicità» come base per l’autoregolamentazione dei membri dell’associazione Finanziamento al consumo Svizzera.

  • L’ordinanza concernente la legge sul credito al consumo (OLCC), in cui il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) definisce i tassi d’interesse massimi per i crediti al consumo.

  • Si parla di concessione del credito anche nella legge federale contro la concorrenza sleale LCSl.

  • I creditori, poi, in quanto intermediari finanziari sono soggetti alla legge sul riciclaggio di denaro LRD.

5. Credito ottenuto: domande frequenti

Sì. Il beneficiario del credito può rimborsare anticipatamente l’importo del credito, compresi gli interessi in sospeso, e disdire il contratto. Secondo la Legge sul credito al consumo (LCC), questa regolamentazione ha lo scopo di garantire che un consumatore possa recedere da un contratto in essere senza problemi. Secondo la LCC, il consumatore ha «[…] il diritto alla remissione degli interessi e a un’equa riduzione delle spese corrispondenti alla durata del credito rimasta inutilizzata».

Consiglio di Comparis:

Dato che di norma tutti i costi sono inclusi nell’interesse effettivo, non è previsto alcun rimborso spese. Di solito sono escluse le assicurazioni rate o di debito residuo.

Al contrario, le banche possono fatturare le tasse amministrative per gli oneri aggiuntivi in caso di risoluzione anticipata del contratto – e spesso lo fanno. Naturalmente viene meno l’interesse per la durata non sfruttata: pertanto, i costi del credito diminuiscono.

Gli interessi di mora sono delle commissioni che il beneficiario del credito deve pagare se non rispetta i tempi stabiliti per il pagamento dei costi del credito. Il creditore compensa quindi le spese dovute al ritardo

addebitando al beneficiario del credito l’interesse di mora, che in base alla legge sul credito al consumo non può superare il tasso d’interesse annuo effettivo stabilito nel contratto di credito privato.

Queste tasse d’ingiunzione variano a seconda dell’istituto che concede il finanziamento.

Gli interessi moratori possono variare in base all’istituto di credito, ma non possono comunque essere superiori al tasso d’interesse annuo effettivo definito nel contratto di credito privato.

I creditori devono poi comunicare all’IKO eventuali rate in sospeso, pari ad almeno il 10% dell’importo netto finanziato e segnalare inoltre alla ZEK il comportamento di pagamento del debitore. Annotazioni come pagamento delle rate non regolare o addirittura ritardo nei pagamenti hanno un effetto negativo a lungo termine sulla solvibilità .

Anche un accordo di pagamento come misura speciale in caso di impossibilità a pagare le rate viene registrato nella ZEK e influisce negativamente sulla capacità creditizia. Può dunque convenire richiedere un’estensione della durata per far scendere le rate mensili o eventualmente cambiare istituto di credito.

Temete di avere in futuro situazioni temporanee di difficoltà nei pagamenti? Allora è meglio agire in anticipo e in modo proattivo. Un’opzione in questo caso sarebbe quella di rifinanziare il credito. Se il credito è stato stipulato tramite un mediatore, conviene chiedergli una consulenza prima di prendere una decisione.

6. Aumentare e riscattare il credito

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La concessione del credito è vietata se causa un eccessivo indebitamento (art. 3 LCSI).