Login
Login

Riduzione del seno e cassa malati: cosa copre l’assicurazione?

Un seno voluminoso può diventare un peso – psicologico, fisico e finanziario. Comparis spiega quali costi bisogna sostenere in caso di riduzione del seno e in quali la cassa malati ne assume una parte.

Alina Meister

Alina Meister

18.09.2024

Una donna seduta sul divano si tocca la schiena: soffre di dolori a causa del suo seno pronunciato.

iStock / PeopleImages

1.I motivi più comuni per la riduzione del seno
2.La riduzione del seno può essere un rimedio
3.Riduzione del seno: costi in Svizzera
4.In quali casi la cassa malati paga per la riduzione del seno?
5.Assicurazione complementare per la riduzione del seno 
6.Riduzione del seno negli uomini: in quali casi paga l’assicurazione?

1. I motivi più comuni per la riduzione del seno

Una riduzione del seno non è sempre un intervento di chirurgia plastica. Molti interventi di riduzione del seno sono necessari dal punto di vista medico, poiché un seno troppo grande può causare vari problemi. Ecco alcuni dei motivi più frequenti per cui le donne scelgono questo intervento:

  • Problemi medici: il seno troppo grande può causare dolori cronici alla schiena e al collo e danneggiare la postura. Nonostante le terapie, questi dolori possono ricomparire o addirittura portare a deformazioni posturali permanenti.

  • Problemi cutanei: un seno grande può causare irritazione della pelle e infiammazione nella piega del seno.

  • Libertà di movimento limitata: molte donne con un seno grande si sentono limitate durante le attività sportive e i movimenti quotidiani.

  • Stress psicologico: un seno grande può compromettere l’autostima e causare stress psicologico.

  • Motivi estetici: molte donne desiderano una riduzione del seno per adattare meglio le proporzioni del seno al loro corpo. In questo caso, la riduzione del seno è un vero e proprio intervento di chirurgia estetica.

2. La riduzione del seno può essere un rimedio

Una riduzione del seno aiuta a risolvere i problemi. L’operazione prevede l’asportazione di eccesso di tessuto cutaneo, ghiandolare e adiposo e riduce le dimensioni del seno. 

Il capezzolo viene ricollocato nella posizione originale per garantire un aspetto naturale. Con i tessuti restanti il seno viene rimodellato e avvolto da un mantello cutaneo più teso.

Generalmente una riduzione del seno può essere eseguita a qualsiasi età. Si consiglia tuttavia di attendere il completamento della crescita del corpo e dello sviluppo del seno.

3. Riduzione del seno: costi in Svizzera

I costi per una riduzione del seno in Svizzera variano a seconda della clinica e della portata dell’intervento. Spesso sono tra i 10’000 e i 15’000 franchi. Questi costi comprendono sia i costi chirurgici che l’anestesia, la degenza in clinica e le visite di follow-up.

Conviene consultare un chirurgo e di chiedere alla propria cassa malati se e in che misura partecipa ai costi per l’intervento. Richiedete in ogni caso in tempo utile una garanzia di assunzione dei costi. In caso contrario, i costi del trattamento potrebbero essere a vostro carico. 


Trovare un medico nelle vicinanze

4. In quali casi la cassa malati paga per la riduzione del seno?

In Svizzera, l’assicurazione di base della cassa malati copre i costi di una riduzione del seno se l’intervento è necessario per motivi medici. Di norma, l’assicurazione richiede una perizia medica che confermi la necessità dell’operazione.  

Per far sì che la cassa malati paghi, devono essere soddisfatti i criteri seguenti:

  • Il seno causa regolarmente disagi fisici o psichici di natura patologica. I sintomi devono avere un valore di malattia dimostrabile, cioè essere significativi.

  • L’intervento prevede la rimozione di almeno 500 grammi di tessuti (per lato).

  • L’indice di massa corporea (IMC) può essere superiore a 25 kg/m².

  • I precedenti trattamenti di tipo conservativo (per esempio somministrazione di farmaci, fisioterapia o allenamento dei muscoli dorsali) non hanno funzionato.

Questi criteri sono soddisfatti? Allora ci sono buone possibilità di ottenere una garanzia di assunzione dei costi da parte della cassa malati. 

Se questi criteri non sono soddisfatti, la riduzione del seno viene considerata un intervento di chirurgia estetica. In questo caso, la cassa malati non copre i costi per l’operazione. Un’assicurazione complementare può tuttavia coprire una parte dei costi di trattamento.

Per presentare una richiesta di riduzione del seno alla cassa malati è necessario prima consultare un medico affinché verifichi la necessità medica della riduzione del seno e rediga una perizia medica che documenti i disturbi e i trattamenti precedenti. È quindi possibile presentare questa perizia alla propria cassa malati.

5. Assicurazione complementare per la riduzione del seno 

Alcune casse malati offrono assicurazioni complementari che coprono gli interventi estetici. Spesso si tratta di assicurazioni complementari ambulatoriali o di prodotti combinati. Queste assicurazioni complementari di solito si fanno carico di una parte dei costi della riduzione del seno. 

6. Riduzione del seno negli uomini: in quali casi paga l’assicurazione?

Una riduzione del seno per gli uomini è chiamata ginecomastia. In Svizzera la cassa malati la rimborsa solo a determinate condizioni.

Il fattore decisivo è se la causa dell’ingrossamento del seno è una proliferazione eccessiva di tessuto ghiandolare. In tal caso, una riduzione del seno è considerata necessaria dal punto di vista medico. La cassa malati si fa carico dei costi previa garanzia di assunzione dei costi. 

Se il seno ingrossato è causato da troppi depositi di grasso, la riduzione del seno è considerata una procedura estetica. In questo caso, la cassa malati non partecipa ai costi.

Articolo pubblicato per la prima volta in data 08.12.2021

Altri articoli interessanti

Interventi chirurgici a naso, seno e addome: cosa copre la cassa malati?

08.07.2022

Cure e prestazioni stazionarie: cosa vale in Svizzera

Medicina alternativa e complementare: cosa copre la cassa malati?

05.07.2022

Cure ambulatoriali: cosa significa e chi paga?

29.07.2022