Assicurazione rischio vita in Svizzera

Qui si trovano le risposte alle otto domande più importanti sull’assicurazione rischio vita.

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Lara Surber

31.01.2022

Una coppia di anziani è seduta su una spiaggia di sassolini e guarda l’acqua.

iStock / FatCamera

1.Che cos’è un’assicurazione rischio vita?
2.Come funziona l’assicurazione rischio vita?
3.Assicurazione rischio vita in caso di decesso
4.Assicurazione rischio vita in caso di perdita di guadagno
5.A cosa bisogna dare attenzione quando si sceglie un’assicurazione rischio vita?
6.Posso stipulare un’assicurazione puro rischio?
7.Quali sono i vantaggi fiscali dell’assicurazione rischio vita ?
8.In caso di decesso, qual è il modo migliore di procedere con un’assicurazione rischio vita?

1. Che cos’è un’assicurazione rischio vita?

L’assicurazione rischio vita copre i rischi finanziari in caso di invalidità o decesso. Viene fatta distinzione tra assicurazione in caso di decesso e assicurazione per incapacità di guadagno. Un’assicurazione rischio vita senza quota di risparmio può essere stipulata sia nell’ambito del pilastro vincolato 3a che in quello del pilastro facoltativo 3b.

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2. Come funziona l’assicurazione rischio vita?

L’assicurazione rischio vita fornisce una prestazione se il caso di sinistro (incapacità di guadagno o decesso) si verifica durante la durata del contratto. Se il sinistro si verifica al di fuori della durata della copertura assicurativa, non è prevista alcuna prestazione.

3. Assicurazione rischio vita in caso di decesso

Quando serve un’assicurazione rischio vita?

In caso di decesso, l’assicurazione rischio vita garantisce ai superstiti una copertura finanziaria sufficiente. Con la morte del titolare dell’assicurazione, per i superstiti sono soprattutto i prestiti ipotecari a rappresentare un grosso peso economico. Con l’assicurazione rischio vita si assicurano anche le perdite che i partner in affari devono affrontare.

Cosa copre l’assicurazione in caso di decesso?

L’assicurazione offre una copertura in caso di decesso dovuto a infortunio o malattia. A seconda della compagnia, ci sono differenze di prestazione soprattutto per la copertura di malattie psichiche e suicidio. Durante il periodo di validità del contratto, in caso di decesso l’assicurazione prevede un pagamento unico o versamenti della rendita.

Quando conviene scegliere l’assicurazione puro rischio con prestazione in caso di decesso decrescente e quando con prestazione costante?

Questa domanda dipende dallo scopo della copertura. Se, ad esempio, viene assicurata una seconda ipoteca che dovrebbe essere completamente ammortizzata, l’opzione migliore è optare per un’assicurazione rischio vita con capitale decrescente. Se invece si vuole assicurare la formazione di un figlio o l’eventuale mancanza dello stipendio della persona con il reddito principale all’interno della famiglia, è meglio stipulare un’assicurazione con capitale assicurato costante.

Con la continua diminuzione del capitale garantino in caso di decesso, anche il premio diventa sempre più conveniente. Dal punto di vista finanziario conviene optare per un capitale assicurato decrescente.

4. Assicurazione rischio vita in caso di perdita di guadagno

Quando serve un’assicurazione rischio vita per perdita di guadagno?

L’assicurazione per incapacità di guadagno (assicurazione perdita di guadagno) interviene in caso di incapacità al lavoro in seguito a un infortunio o una malattia.

Cosa copre l’assicurazione rischio vita per perdita di guadagno?

Consente di mantenere lo standard di vita abituale, evitando così un indebitamento. Viene versata sotto forma di rendita regolare. Nell’articolo sull’assicurazione per perdita di guadagno si trovano maggiori informazioni.

5. A cosa bisogna dare attenzione quando si sceglie un’assicurazione rischio vita?

Importo della somma assicurata: se si vuole offrire alla propria famiglia una copertura finanziaria sufficiente in caso in cui venga a mancare la persona con il reddito principale, il capitale assicurato dovrebbe corrispondere al reddito annuale di quest’ultima moltiplicato per 3-5 volte. Per la copertura dei crediti, si può prendere l’importo del credito come parametro di riferimento. In questo caso, a determinate condizioni, un’assicurazione rischio vita con capitale assicurato decrescente è la soluzione migliore.

Grado di copertura: sono coperti tutti i rischi? Ci sono situazioni (ad esempio in caso di soggiorni all’estero) in cui la copertura assicurativa non è garantita?

Differenze nella classificazione dei rischi: gli offerenti si differenziano notevolmente nella classificazione delle attività e delle condizioni di vita della persona assicurata. Un fumatore, ad esempio, pagherà un supplemento di rischio. Questo viene fissato in maniera specifica da ogni compagnia assicurativa.

Flessibilità: spesso le assicurazioni sulla vita coprono solamente il puro rischio di decesso. Dal momento che le assicurazioni sulla vita sono investimenti sul lungo termine, la flessibilità è un fattore importante. Negli anni, poi, è possibile passare da una semplice assicurazione rischio vita a un’assicurazione sulla vita mista con quote di risparmio.

Alcuni offerenti garantiscono la conversione della polizza assicurativa senza perdita del capitale di copertura previsto fino a quel momento. Al momento della stipula del contratto, bisogna fare attenzione alla flessibilità della polizza in termini di conversione o riscatto. Tutte le informazioni sono disponibili sulle pagine del prodotto nel confronto tra assicurazioni sulla vita di Comparis.

6. Posso stipulare un’assicurazione puro rischio?

Sì, a seconda delle Condizioni generali di assicurazione (CG) e delle condizioni complementari, si può cedere la polizza assicurativa o darla in pegno. Spesso per le banche le polizze rischio vita sono una sorta di garanzia per i prestiti ipotecari.

7. Quali sono i vantaggi fiscali dell’assicurazione rischio vita ?

Un’assicurazione in caso di decesso può essere stipulata sia nell’ambito del pilastro 3a che in quello del pilastro 3b. I contributi versati nel pilastro 3a si possono dedurre dal reddito soggetto ad AVS nella dichiarazione delle imposte.

Assicurazione rischio vita in ambito di pilastro 3a

Il pilastro 3a è la previdenza per la vecchiaia privata e personale. Rispetto alla previdenza non vincolata (3b), il pilastro 3a offre vantaggi fiscali. Per le imposte dirette alla Confederazione, al cantone e al comune, nella dichiarazione delle imposte si possono detrarre dal reddito soggetto ad AVS i contributi versati nella previdenza vincolata, fino all’importo massimo previsto per legge.

L’Ordinanza sulla legittimazione alle deduzioni fiscali per i contributi a forme di previdenza riconosciute (OPP 3) stabilisce chi può essere designato come beneficiario. In primo luogo, hanno diritto alle prestazioni il coniuge o partner registrato/a, poi i discendenti diretti (oppure le persone equiparate, come il compagno o la compagna). In seguito, può essere definito l’ordine degli eredi legali restanti (genitori, fratelli o sorelle, altri eredi).

L’imposizione fiscale è prevista al momento del versamento con un’aliquota d’imposta ridotta. L’aliquota fiscale varia in base al cantone.

Assicurazione rischio vita in ambito di pilastro 3b:

nel pilastro 3b i premi assicurativi si possono detrarre nel quadro della deduzione forfettaria. In caso di necessità, poi, si può accedere facilmente capitale della previdenza non vincolata.

8. In caso di decesso, qual è il modo migliore di procedere con un’assicurazione rischio vita?

Informare immediatamente la compagnia assicurativa del decesso.

  1. Trovare la polizza (o le polizze).

  2. Quali prestazioni sono assicurate?

  3. Di quali documenti ha bisogno l’assicurazione per poter pagare le prestazioni assicurate?

  4. Per far valere i propri diritti, bisogna inviare una lettera per raccomandata con riferimento alle polizze o al numero dell’assicurato. Inoltre, bisogna anche allegare una copia dell’atto di morte ufficiale (si può richiedere all’ufficio dello stato civile del luogo di decesso) o del libretto di famiglia.

  5. Per i premi pagati in anticipo si può chiedere un rimborso.

Avvertire il medico curante. Se non è raggiungibile, contattare il medico di famiglia. Se non si riesce a contattare neppure quest’ultimo, rivolgersi alla guardia medica. Il medico stabilisce la causa del decesso e rilascia un certificato di decesso.

L’amministrazione dell’ospedale, della clinica o della casa di riposo si occuperà delle formalità necessarie e rilascerà il certificato di decesso.

Chiamare la polizia per chiarire lo svolgimento dei fatti. Ciò vale per tutti gli incidenti (incidente automobilistico, sul lavoro, domestico e altri).

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