Lacune nei contributi AVS: tutto quello che c’è da sapere
Le lacune contributive AVS hanno gravi conseguenze sulla rendita. Vi spieghiamo come evitare, calcolare e colmare eventuali lacune.

29.04.2025

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1. Cosa sono le lacune contributive AVS?
L’AVS è la previdenza statale. L’obbligo di contribuzione inizia il 1º gennaio successivo al compimento dei 17 anni per chi esercita un’attività lucrativa e il 1º gennaio successivo al compimento dei 20 anni per chi non lavora.
Per ricevere una rendita AVS completa è necessario versare i contributi ogni anno fino al pensionamento. Il contributo annuo minimo AVS/AI/IPG ammonta attualmente a 530 franchi (stato al 2025). Per i dipendenti, l’importo corrisponde a un salario annuo lordo di 5’000 franchi.
Si parla di lacuna contributiva AVS quando in un determinato anno non sono stati versati contributi AVS o se sono stati versati in misura insufficiente. Tra i motivi più comuni alla base delle lacune vi sono le interruzioni dell’attività lucrativa e il lavoro a tempo parziale.
Buono a sapersi: i contributi versati in gioventù
Gli anni contributivi precedenti al 1º gennaio successivo al compimento dei 20 anni non vengono presi in considerazione nel calcolo dell’AVS. Con i versamenti effettuati durante questi anni di gioventù è possibile però colmare lacune contributive per un massimo di tre anni successivi. Tuttavia, questa opzione è valida solo se non si possono più effettuare pagamenti a posteriori per gli anni in questione.
2. Cosa succede i miei contributi AVS presentano delle lacune?
Ogni lacuna contributiva nell’AVS porta a una riduzione della rendita. La rendita AVS si calcola infatti, tra l’altro, in base al periodo di contribuzione. Se mancano degli anni la rendita viene ridotta di conseguenza. La rendita AVS si riduce del 2,3% per ogni anno mancante .
A quanto ammonta la riduzione della rendita AVS per ogni anno di contribuzione mancante?
I seguenti esempi di calcolo mostrano l’impatto delle lacune contributive sulla rendita AVS. Il calcolo è stato effettuato con una rendita massima annua di 30’240 franchi (stato al 2025).
Anni di contribuzione mancanti | Riduzione all’anno in percentuale | Rendita AVS annua (in CHF) | Differenza rispetto alla rendita massima (in CHF all’anno) |
---|---|---|---|
0 | - | 30’240 | - |
1 | 2,3 % | 29’544 | 696 |
2 | 4,6 % | 28’849 | 1’391 |
3 | 6,9 % | 28’173 | 2’087 |
4 | 9,2 % | 27’458 | 2’782 |
5 | 11,5 % | 26’762 | 3’478 |
L’esempio dimostra che per ogni anno senza un contributo AVS si perde una parte della rendita in età avanzata. Conviene quindi evitare o colmare per tempo eventuali lacune.
Se non ci sono lacune contributive nell’AVS viene percepita una rendita intera. Per ottenere una rendita massima, invece, bisogna aver guadagnato in media 90’720 franchi durante tutti gli anni contributivi (stato al 2025). In tal senso sono determinanti i versamenti effettuati a partire dal 1º gennaio successivo al compimento dei 20 anni.
3. Ecco come evitare le lacune contributive AVS
Di norma, i datori di lavoro devono versare i contributi AVS a partire da un reddito annuo di 2’500 franchi. Il datore di lavoro detrae i contributi AVS direttamente dal salario e li versa alla cassa di compensazione. In altre situazioni di vita, invece, bisogna occuparsi personalmente del pagamento dei contributi. Ecco alcuni consigli per evitare lacune nell’AVS.
Anche chi studia o segue una formazione è soggetto all’obbligo di contribuzione a partire dal 1º gennaio successivo al compimento dei 20 anni. Durante questo periodo non guadagnate nulla o guadagnate meno di 5’000 franchi? In questo caso dovreste annunciarvi all’AVS e versare il contributo annuo minimo di 530 franchi.
Avete intenzione di prendervi una pausa professionale? In questo caso bisogna annunciarsi all’AVS come persona non occupata. I contributi da versare vengono quindi calcolati in base al vostro patrimonio e al reddito della rendita.
Fanno eccezione le coppie sposate
Siete sposati o vivete in un’unione domestica registrata e non esercitate un’attività lucrativa? Allora non dovete versare contributi all’AVS, a condizione che il partner svolga un’attività lucrativa e versi all’AVS almeno il doppio del contributo minimo, ovvero almeno 1’060 franchi (2 × 530 franchi).
Se si guadagnano meno di 2’500 franchi all’anno presso un datore di lavoro, questi non deve versare i contributi AVS. Fanno eccezione i lavori nel settore culturale o presso le abitazioni private. In questi casi, anche i salari più bassi sono soggetti all’obbligo di contribuzione. Svolgete più di un lavoro e guadagnate più di 5’000 franchi all’anno, ma meno di 2’500 franchi per ogni singolo datore di lavoro? In tal caso è probabile che si presenti un deficit nella contribuzione AVS. Potete quindi versare il contributo minimo autonomamente o chiedere ai datori di lavoro di pagare i contributi AVS. Attenzione: se è il datore di lavoro a versare i contributi, al personale viene detratto il 5,3% del salario per AVS, AI e IPG.
Chi lavora in proprio deve versare ogni anno i contributi AVS/AI/IPG. I contributi vengono versati direttamente alla cassa di compensazione scelta, che calcola i contributi in base al reddito. Di norma, questi vengono versati sotto forma di contributi d’acconto (contributi previsti in base a una stima del reddito) e con un conteggio finale dopo la chiusura dell’esercizio.
Chi ha in programma un soggiorno prolungato all’estero dovrebbe informarsi per tempo sull’obbligo di versamento dei contributi AVS. Le regole variano a seconda del Paese. Maggiori informazioni sono disponibili qui.
Chi si occupa dei figli o dei familiari fornisce un importante contributo alla società. Spesso, però, per svolgere questi compiti è necessario ridurre il proprio grado di occupazione. Per evitare lacune contributive, in questi casi l’AVS prevede accrediti speciali che non vengono versati, ma considerati come reddito fittizio nel calcolo della rendita. Conviene quindi verificare per tempo i requisiti in modo da ottenere i crediti per compiti assistenziali ed educativi.
4. Come calcolare le lacune contributive AVS
Non siete sicuri di avere delle lacune nella previdenza per la vecchiaia? Ecco come verificare se vi sono lacune nell’AVS.
1. Richiedere l’estratto conto AVS
Per verificare se ci sono lacune contributive AVS, è necessario richiedere alla propria cassa di compensazione un estratto gratuito del conto individuale AVS (estratto CI). Per procedere, bisogna indicare il numero d’assicurato e l’indirizzo.
Buono a sapersi: non sapete presso quale cassa di compensazione siete registrati? L’InfoRegistro fornisce informazioni online sulla cassa di compensazione presso la quale si ha un conto individuale.
2. Verificare gli anni di contribuzione
Una volta ricevuto l’estratto conto individuale AVS, potrete visualizzare un elenco di tutti gli anni (colonna 5) con il rispettivo reddito soggetto a contribuzione (colonna 6). Conviene controllare anno per anno (a partire dall’anno in cui avete compiuto 18 o 21 anni) se il proprio reddito è superiore al reddito minimo dell’anno corrispondente. Qui trovate un elenco dei redditi minimi degli anni passati. È bene inoltre verificare se il reddito sull’estratto del conto individuale corrisponde al salario lordo sul certificato di salario.
Se in un certo anno non è indicato alcun reddito o il reddito è troppo basso, di solito vi è una lacuna contributiva. Fanno eccezione gli anni in cui nella colonna «Datori di lavoro o genere del reddito» è indicato un accredito per compiti assistenziali e educativi. L’importo esatto degli accrediti per compiti assistenziali non è indicato nell’estratto, ma viene stabilito solo al momento del calcolo della rendita.

Fonte: Centro d’informazione AVS/AI
Esempio: l’estratto non presenta lacune contributive. Nel 2015 (colonna 5) il reddito minimo di 4’667 franchi non è stato raggiunto (colonna 6), ma per questo anno è stato annotato un accredito per compiti assistenziali (colonna «Datori di lavoro o genere del reddito»).
3. Far correggere le informazioni errate
Il tuo estratto contiene dati falsi? Avete 30 giorni di tempo dal ricevimento della carta d'identità per presentare ricorso. Si consiglia quindi di rivolgersi alla propria cassa di compensazione.
Con quale frequenza devo controllare il mio estratto AVS?
L'ideale sarebbe controllare il proprio estratto AVS ogni quattro-cinque anni. In questo modo è possibile avere una visione d'insieme e colmare per tempo le lacune entro cinque anni.
5. Posso pagare gli anni di contribuzione mancanti per l'AVS?
La possibilità di pagare le lacune contributive AVS dipende da quando si è creata la lacuna.
È possibile colmare le lacune che si sono formate meno di cinque anni fa con pagamenti arretrati volontari.
Le lacune che risalgono a più di cinque anni prima non possono essere colmate tramite l'AVS: la riduzione della rendita rimane invariata.
In qualità di immigrati in Svizzera, l'AVS presenta una lacuna contributiva per tutti gli anni successivi al compimento del 20° anno di età in cui non si è ancora vissuto o lavorato in Svizzera. Purtroppo, non è possibile colmare queste lacune. In linea di principio, è possibile colmare le lacune con effetto retroattivo fino a cinque anni. Tuttavia, questa regola vale solo per le persone che durante questo periodo erano soggette all'AVS, ovvero che vivevano e lavoravano in Svizzera.
Cosa significa questo per la sua pensione? Riceverai una pensione parziale dai paesi in cui hai lavorato in precedenza (se hai versato nei rispettivi regimi di sicurezza sociale) e dalla Svizzera. La sua pensione si compone quindi di diverse rendite parziali.
6. Come colmare le lacune contributive AVS?
Per colmare le lacune contributive AVS, è necessario contattare la propria cassa di compensazione. Ti fornisce informazioni sull'importo del pagamento supplementare per l'anno mancante e su come puoi pagarlo.
Ci sono lacune contributive nell'AVS che non è più possibile colmare? Questo non è l'ideale. Ma si possono mitigare le conseguenze con diverse misure.
Contributi AVS dopo il raggiungimento dell'età pensionabile
Dal 2024, a determinate condizioni, con i contributi AVS è possibile colmare le lacune degli anni precedenti dopo aver raggiunto l'età pensionabile ordinaria.
Previdenza privata
Se non è più in grado di colmare le lacune contributive AVS in un secondo momento, la sua pensione di vecchiaia statale è sempre più bassa. Con una previdenza privata mirata, ad esempio nel pilastro 3a, è possibile compensare parzialmente queste perdite. Gli esperti di previdenza di Optimatis, il brokerage partner di Comparis, vi aiuteranno a scegliere la soluzione previdenziale più adatta alle vostre esigenze. La consulenza è gratuita e senza impegno.
Articolo pubblicato per la prima volta in data 29.04.2025