Cassa pensioni: ecco come il tasso di conversione influenza la rendita
A quanto ammonta la rendita del secondo pilastro? Dipende dall’aliquota di conversione delle casse pensioni. Ecco cosa significa.

01.09.2024

iStock / kzenon
1. Aliquota di conversione: che cos’è?
L’aliquota di conversione determina l’importo della rendita annua del secondo pilastro. L’aliquota di conversione nella parte obbligatoria della cassa pensioni è stabilita dalla Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) ed è attualmente del 6,8%.
L’esempio illustra l’impatto dell’aliquota di conversione sulla rendita versata annualmente:

Importante: il grafico illustra il calcolo della rendita per la parte obbligatoria della previdenza professionale.
2. Regime obbligatorio o sovraobbligatorio?
Nel secondo pilastro si distingue tra regime obbligatorio e regime sovraobbligatorio. È assicurato obbligatoriamente un salario annuo compreso tra 26’460 e 90’720 franchi (salario coordinato). Se si guadagnano più di 88’200 franchi all’anno, questo importo è coperto dall’assicurazione sovraobbligatoria.
Esempio: avete un salario annuo di 100’000 franchi. In questo caso sono assicurati obbligatoriamente 64'260 franchi (90’720 franchi – 26’460 franchi). 9'280 franchi rappresentano la parte sovraobbligatoria della previdenza professionale (100’000 franchi – 90’720 franchi).
L’aliquota di conversione per la parte sovraobbligatoria è determinata dalla rispettiva cassa pensioni. Può quindi variare a seconda dell’istituto. Per un salario superiore a 90’720 franchi, al momento del pagamento della rendita ci sono due varianti dell’aliquota di conversione:
Aliquota di conversione globale
Nel caso dell’aliquota di conversione globale, si applica la stessa aliquota di conversione per la parte obbligatoria e sovraobbligatoria della previdenza professionale. Questa aliquota di conversione può essere inferiore all’aliquota di conversione minima del 6,8%, a patto che la rendita di vecchiaia versata annualmente dalla parte assicurata obbligatoriamente non sia inferiore alla rendita minima prevista dalla legge. Esempio: avete risparmiato 300’000 franchi nella previdenza obbligatoria e 150’000 franchi nella previdenza sovraobbligatoria. In questo caso la rendita minima ammonta a 20’400 franchi (300’000 × 6,8%). Ciò significa che sarebbe consentita anche un’aliquota di conversione globale, ad esempio, del 5% (450’000 × 5% = 22’500).
Aliquota di conversione differenziata
In caso di aliquota di conversione differenziata, per la parte obbligatoria e quella sovraobbligatoria della previdenza professionale si applicano aliquote diverse. Per la parte obbligatoria si applica un’aliquota di conversione del 6,8%. La cassa pensioni determina poi autonomamente l’aliquota per la parte sovraobbligatoria.
3. Perché l’aliquota di conversione è sempre più bassa?
Negli ultimi decenni, l’aliquota di conversione in Svizzera è stato ridotta più volte. Dal 2004 l’aliquota minima di conversione prevista dalla legge per la parte obbligatoria della previdenza professionale è stata gradualmente ridotta dal 7,2 al 6,8%.
I motivi sono molteplici, tra cui:
Maggiore aspettativa di vita: si vive sempre più a lungo. Ciò significa che le casse pensioni devono versare le rendite per un periodo di tempo più lungo.
Cambiamento demografico: la percentuale di persone anziane nella società è in aumento. Ciò significa che un numero sempre maggiore di pensionati dipende dalle rendite delle casse pensioni.
Tassi d’interesse più bassi: negli ultimi anni, i bassi tassi d’interesse hanno fatto sì che le casse pensioni ottenessero meno rendimenti sui loro investimenti.
Riducendo l’aliquota di conversione, le casse pensioni vogliono garantire la loro stabilità finanziaria e il diritto alla pensione a lungo termine.
4. Come colmare le lacune previdenziali?
La vostra rendita è sufficiente per il vostro sostentamento una volta in pensione? In linea di principio, per mantenere lo standard di vita dopo il pensionamento è necessario disporre dell’80% dell’ultimo reddito. Se le rendite del primo e del secondo pilastro non sono sufficienti, si ha una lacuna previdenziale.
Se il tasso di conversione scende, la lacune rischia di aumentare. Tramite versamenti regolari nel terzo pilastro, i quali godono di agevolazioni fiscali, o versamenti nella cassa pensioni è possibile colmare le lacune previdenziali.
Articolo pubblicato per la prima volta in data 25.11.2019