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Cassa pensioni: ecco come il tasso di conversione influenza la rendita

A quanto ammonta la rendita del secondo pilastro? Dipende dall’aliquota di conversione delle casse pensioni. Ecco cosa significa.

Alina Meister
Alina Meister

01.09.2024

Una coppia sorridente di pensionati in bicicletta in un paesaggio autunnale.

iStock / kzenon

1.Aliquota di conversione: che cos’è?
2.Regime obbligatorio o sovraobbligatorio?
3.Perché l’aliquota di conversione è sempre più bassa?
4.Come colmare le lacune previdenziali?

1. Aliquota di conversione: che cos’è?

L’aliquota di conversione determina l’importo della rendita annua del secondo pilastro. L’aliquota di conversione nella parte obbligatoria della cassa pensioni è stabilita dalla Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) ed è attualmente del 6,8%

L’esempio illustra l’impatto dell’aliquota di conversione sulla rendita versata annualmente:


Importante: il grafico illustra il calcolo della rendita per la parte obbligatoria della previdenza professionale.

2. Regime obbligatorio o sovraobbligatorio?

Nel secondo pilastro si distingue tra regime obbligatorio e regime sovraobbligatorio. È assicurato obbligatoriamente un salario annuo compreso tra 26’460 e 90’720 franchi (salario coordinato). Se si guadagnano più di 88’200 franchi all’anno, questo importo è coperto dall’assicurazione sovraobbligatoria.

Esempio: avete un salario annuo di 100’000 franchi. In questo caso sono assicurati obbligatoriamente 64'260 franchi (90’720 franchi – 26’460 franchi). 9'280 franchi rappresentano la parte sovraobbligatoria della previdenza professionale (100’000 franchi – 90’720 franchi).

L’aliquota di conversione per la parte sovraobbligatoria è determinata dalla rispettiva cassa pensioni. Può quindi variare a seconda dell’istituto. Per un salario superiore a 90’720 franchi, al momento del pagamento della rendita ci sono due varianti dell’aliquota di conversione:

Aliquota di conversione globale

Nel caso dell’aliquota di conversione globale, si applica la stessa aliquota di conversione per la parte obbligatoria e sovraobbligatoria della previdenza professionale. Questa aliquota di conversione può essere inferiore all’aliquota di conversione minima del 6,8%, a patto che la rendita di vecchiaia versata annualmente dalla parte assicurata obbligatoriamente non sia inferiore alla rendita minima prevista dalla legge. Esempio: avete risparmiato 300’000 franchi nella previdenza obbligatoria e 150’000 franchi nella previdenza sovraobbligatoria. In questo caso la rendita minima ammonta a 20’400 franchi (300’000 × 6,8%). Ciò significa che sarebbe consentita anche un’aliquota di conversione globale, ad esempio, del 5% (450’000 × 5% = 22’500). 

Aliquota di conversione differenziata

In caso di aliquota di conversione differenziata, per la parte obbligatoria e quella sovraobbligatoria della previdenza professionale si applicano aliquote diverse. Per la parte obbligatoria si applica un’aliquota di conversione del 6,8%. La cassa pensioni determina poi autonomamente l’aliquota per la parte sovraobbligatoria.

3. Perché l’aliquota di conversione è sempre più bassa?

Negli ultimi decenni, l’aliquota di conversione in Svizzera è stato ridotta più volte. Dal 2004 l’aliquota minima di conversione prevista dalla legge per la parte obbligatoria della previdenza professionale è stata gradualmente ridotta dal 7,2 al 6,8%.

I motivi sono molteplici, tra cui:

  • Maggiore aspettativa di vita: si vive sempre più a lungo. Ciò significa che le casse pensioni devono versare le rendite per un periodo di tempo più lungo.

  • Cambiamento demografico: la percentuale di persone anziane nella società è in aumento. Ciò significa che un numero sempre maggiore di pensionati dipende dalle rendite delle casse pensioni. 

  • Tassi d’interesse più bassi: negli ultimi anni, i bassi tassi d’interesse hanno fatto sì che le casse pensioni ottenessero meno rendimenti sui loro investimenti.

Riducendo l’aliquota di conversione, le casse pensioni vogliono garantire la loro stabilità finanziaria e il diritto alla pensione a lungo termine.

4. Come colmare le lacune previdenziali?

La vostra rendita è sufficiente per il vostro sostentamento una volta in pensione? In linea di principio, per mantenere lo standard di vita dopo il pensionamento è necessario disporre dell’80% dell’ultimo reddito. Se le rendite del primo e del secondo pilastro non sono sufficienti, si ha una lacuna previdenziale.

Se il tasso di conversione scende, la lacune rischia di aumentare. Tramite versamenti regolari nel terzo pilastro, i quali godono di agevolazioni fiscali, o versamenti nella cassa pensioni è possibile colmare le lacune previdenziali.

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Articolo pubblicato per la prima volta in data 25.11.2019

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