10 consigli per il ritiro dei fondi di cassa pensione

Il prelievo del capitale di cassa pensione è irrevocabile. È possibile procedere in modo diverso. Comparis aiuta a trovare il finanziamento della vecchiaia più adatto.

24.07.2019

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Una coppia anziana seduta al tavolo sta pensando a come ritirare i fondi di cassa pensione.

iStock / bernardbodo

In caso di prelievo degli averi di previdenza dalla cassa pensioni si può scegliere tra un versamento unico, una rendita regolare o a vita o una forma mista. Ecco dieci consigli che aiutano a scegliere il proprio finanziamento per la vecchiaia.

Il prelievo di prestazioni previdenziali dal 2º pilastro ha conseguenze per tutta la vita: una volta presa, la decisione è irrevocabile. Prima del pensionamento bisogna quindi valutare bene gli argomenti a favore e contro le prestazioni di rendita o di capitale.

1. Informarsi per tempo sul termine per prelevare i fondi di cassa pensione

Il termine per il prelievo del capitale è di tre anni, a seconda della cassa pensione. Chi non rispetta la scadenza non può più insistere sulla liquidazione del capitale.

2. Aspettarsi una rendita inferiore a quella indicata nell’attuale certificato della cassa pensione

Molte casse pensioni ridurranno ulteriormente il loro tasso di conversione a causa dei bassi tassi d’interesse e dell’aumento dell’aspettativa di vita. Conviene verificare sulla base di un budget se l’aliquota di conversione prevista al momento del pensionamento consente ancora di mantenere il tenore di vita abituale.

3. Creare un piano finanziario con diversi scenari di rincaro

Confrontare l’evoluzione del reddito e del patrimonio su un periodo più lungo a seconda della forma di prelievo dell’avere previdenziale. Bisogna tenere conto di rendimenti d’investimento realistici e del rincaro. L’inflazione, ma anche i costi delle casse malati, nel corso degli anni porteranno inevitabilmente a un aumento del costo della vita.

In passato, nel migliore dei casi, le casse pensioni sono riuscite a compensare parzialmente l’inflazione. In futuro, probabilmente questo non accadrà più. Con un’inflazione annua dell’1% in 15 anni il potere d’acquisto di una rendita di 5’000 franchi scenderebbe a circa 4’300 franchi e al 2 % addirittura a 3’700 franchi.

4. Prelievo di capitale a medio termine più vantaggioso a livello fiscale

La rendita della cassa pensioni viene tassata come reddito. Il prelievo di capitale, invece, viene tassato una tantum a un’aliquota inferiore.

5. Vantaggi e svantaggi per il ritiro della cassa pensione o della rendita

Altrettanto importanti delle imposte sono la flessibilità, l’ammontare del patrimonio per la vecchiaia, altri redditi (affitti), la copertura dei superstiti e sempre più l’aumento dell’aspettativa di vita.

6. Non lasciarsi guidare dalle tendenze a breve termine del mercato azionario

Con l’aumento dei corsi di borsa, chi va verso la pensione tende a prelevare gli averi di previdenza. Negli anni borsistici deboli, invece, molti preferiscono una rendita sicura. Questo dimostra che in generale si pensa a breve termine. L’orizzonte d’investimento di un neo pensionato è tuttavia di circa 20 anni. L’obiettivo dell’investimento è quindi una performance a lungo termine. La diversificazione equilibrata degli investimenti è importante.

7. Combinare eventualmente prelievo di capitale e rendita

Per molti pensionati la combinazione di prelievo e rendita è la soluzione migliore. La pensione garantisce un minimo vitale fino alla tarda età. Sul capitale liquidato si applica un’imposta più bassa. Se in seguito dovesse accadere qualcosa di imprevisto, è possibile ricorrere in modo flessibile al capitale prelevato. Nel caso delle coppie sposate, spesso un partner percepisce la rendita e l’altro il capitale.

8. Investire il capitale prelevato in modo simile a una cassa pensione

Chi fa ritira il proprio avere di previdenza deve provvedere personalmente a farlo durare fino in tarda età. È importante investire il denaro in modo professionale, ad esempio strutturando il portafoglio come fanno le casse pensioni. Nella loro strategia d’investimento gli istituti di previdenza puntano sistematicamente a una crescita del capitale a lungo termine.

9. Tutelare la previdenza del partner potenzialmente ancora in vita

Per quanto possibile, bisogna tutelare la previdenza del partner mediante testamento o contratto successorio. Prima di tutto, va considerata la situazione abitativa del coniuge dopo il proprio decesso. In caso di successione, ai figli spetta un quarto del patrimonio. Nel peggiore dei casi, il coniuge superstite deve vendere la propria casa per pagare i figli. Se si hanno figli e si vive in concubinato, i figli hanno diritto alla metà del patrimonio.

10. Valutare la situazione personale con uno specialista indipendente

Spesso i consigli imparziali di una persona esterna aiutano a valutare meglio la situazione e le opzioni di quanto si possa fare da soli.

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