Pilastro 3a: fondi e conti di previdenza a confronto
I conti di risparmio 3a fruttano ormai interessi quasi pari a zero. I fondi d’investimento nei depositi del pilastro 3a offrono invece maggiori opportunità di rendimento. Comparis ha fatto un confronto tra i conti di previdenza e i fondi previdenziali e spiega a cosa fare attenzione.

19.01.2023

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1. Pilastro 3a: il classico conto di previdenza
Oltre all’AVS e alla cassa pensioni, il pilastro 3a, in quanto previdenza privata, è la terzo importante strumento per risparmiare per la vecchiaia. I lavoratori dipendenti possono versare nel pilastro 3a un importo massimo annuo di 7’258 franchi. L’importo massimo per i lavoratori indipendenti senza cassa pensioni ammonta invece al 20% del reddito netto e non può superare i 36’288 franchi (ultimo aggiornamento nel 2025).
I conti di previdenza fruttano interessi quasi pari a zero
Il modello più diffuso del pilastro 3a è il classico conto interessi. In questo modo si ha la possibilità di versare in ogni momento la cifra desiderata fino al raggiungimento dell’importo massimo. Molte banche offrono tassi d’interesse migliori per i conti 3a che per i normali conti di risparmio.
Il conto di previdenza è una forma molto sicura per risparmiare nel pilastro 3a: al momento del pensionamento, infatti, si può prelevare l’importo versato e non ci si espone quindi a rischi di cambio. Questa soluzione è particolarmente indicata per chi nei prossimi cinque anni prevede di ritirare in anticipo l’avere 3a.
L’alternativa: i fondi previdenziali
Chi risparmia nel pilastro 3a ha un lungo orizzonte temporale di investimento. Conviene quindi prendere in considerazione una soluzione in fondi, offerta sia da banche che da assicurazioni come alternativa al tradizionale conto interessi 3a. Le soluzioni 3a delle assicurazioni includono sempre una protezione del rischio.
2. Fondi di previdenza: investire con il 3º pilastro
Chi opta per un investimento in fondi ottiene una buona diversificazione con il minimo sforzo. Il fondo investe infatti in vari prodotti e aziende, e questo permette di suddividere il rischio legato agli investimenti. Allo stesso tempo si partecipa al rialzo delle quotazioni su vari mercati finanziari.
Rischio e rendimento delle azioni
A seconda dell’offerente e del fondo è possibile effettuare investimenti con una quota azionaria anche del 100%. Quanto più alta è la quota azionaria, tanto maggiore è la possibilità di ottenere migliori rendimenti. Ma questa possibilità ha un prezzo: bisogna infatti assumersi un rischio più elevato. Nel breve periodo, infatti, gli investimenti possono subire notevoli fluttuazioni dei corsi.
Le azioni hanno storicamente avuto un rendimento maggiore
Sul lungo termine, comunque, le azioni hanno sempre recuperato le battute d’arresto. Di solito si riprendono al massimo entro una decina d’anni. Conviene quindi aspettare questo periodo di tempo prima di ritirare il capitale del terzo pilastro.
Fondi di previdenza digitali
Diversi istituti digitali offrono la possibilità di aprire un fondo di previdenza 3a tramite app. Tra questi vi sono ad esempio Viac, Finpension o Frankly, il pilastro 3a digitale della Banca Cantonale di Zurigo. La gestione tramite app è più conveniente e molto più flessibile rispetto a un contratto tradizionale. Di solito è ad esempio possibile modificare la strategia d’investimento in modo semplice e rapido.
3. Fondi attivi o passivi?
Gli investitori hanno la possibilità di scegliere tra fondi attivi e fondi passivi. La differenza sta nella gestione.
I fondi passivi mirano a ottenere la massima diversificazione nel modo più conveniente possibile. Si orientano al mercato cercando solitamente di replicare un indice azionario in maniera automatizzata. Per questo motivo comportano un onere amministrativo inferiore.
I fondi attivi cercano invece di sovraperformare il mercato. I portfolio manager dei fondi previdenziali attivi scandagliano il mercato alla ricerca di investimenti con cui ottenere rendimenti più alti.
Chi vuole ampliare il proprio spettro di investimenti farà bene a optare per una soluzione 3a con fondi a gestione passiva. I fondi attivi, infatti, di solito non riescono a battere il mercato.
4. Commissioni per conti 3a e fondi di previdenza
Conto interessi: gestione del conto gratuita
I tradizionali conti di previdenza 3a sono gratuiti presso la maggior parte degli istituti.
Fondi: quelli passivi costano meno
La differenza tra le commissioni per i fondi di previdenza sono notevoli. Solitamente, un fondo a gestione attiva ha costi più elevati. Considerando tutte le spese, nemmeno i fondi passivi riescono a replicare il proprio indice di riferimento. È quindi importante fare particolare attenzione ai costi. Ogni fondo è tenuto a presentare le spese di gestione attraverso l’indicatore TER (Total Expense Ratio).
5. Conclusione: fondo o conto per la previdenza?
Una soluzione in fondi può essere più redditizia di un tradizionale conto interessi. Ma per ottenere un rendimento maggiore si corrono anche rischi più elevati. In ogni caso, per chi vuole investire in titoli conviene confrontare diversi offerenti e prodotti. Bisogna inoltre fare particolarmente attenzione ai costi.
Prima di prendere una decisione, può essere utile affidarsi al parere di esperti indipendenti. I collaboratori del nostro brokerage partner Optimatis sono a disposizione per una consulenza.
Articolo pubblicato per la prima volta in data 08.08.2019