Ritiro anticipato dal pilastro 3a: cosa vale in caso di ristrutturazioni e simili

Si può accedere all’avere nel pilastro 3a solo a partire da cinque anni prima del pensionamento ordinario – ma ci sono delle eccezioni. Ecco una sintesi.

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Lara Surber

15.01.2023

Una coppia di cinquantenni seduta sul divano pensa a ritirare il pilastro 3a.

iStock / RyanJLane

1.Prelievo dei risparmi del pilastro 3a: quali le possibilità
2.Prelievo ordinario del pilastro 3a
3.Prelievo anticipato del pilastro 3a
4.Prelievo anticipato del pilastro 3a: quando è possibile?
5.Prelievo scaglionato del pilastro 3a
6.Prelievo anticipato degli averi 3a per un’abitazione di proprietà
7.FAQ

1. Prelievo dei risparmi del pilastro 3a: quali le possibilità

Gli investimenti nel pilastro 3a godono di agevolazioni fiscali. In compenso, le opzioni di prelievo del capitale previdenziale 3a sono limitate. Si fa distinzione tra prelievo ordinario e prelievo anticipato. Ecco alcuni consigli utili per il ritiro del pilastro 3a.

2. Prelievo ordinario del pilastro 3a

Il capitale di previdenza risparmiato nel pilastro 3a può essere prelevato al più presto cinque anni prima del raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento dell’AVS (64 anni per le donne e 65 anni per gli uomini, ultimo aggiornamento nel 2023). Con il raggiungimento dell’età di pensionamento AVS è possibile prelevare il capitale. Chi continua a svolgere un’attività lavorativa può aspettare ancora. Tuttavia, con la cessazione dell’attività lavorativa e al più tardi dopo cinque anni (a un’età di 69 e 70 anni), il capitale deve essere prelevato.

3. Prelievo anticipato del pilastro 3a

Con prelievo anticipato si intende il ritiro del capitale di previdenza prima del pensionamento effettivo. Un prelievo anticipato è possibile solo in alcuni casi ben definiti.

4. Prelievo anticipato del pilastro 3a: quando è possibile?

Nei seguenti casi è possibile prelevare il capitale in anticipo:

  • finanziamento di una proprietà abitativa a uso proprio o restituzione del prestito ipotecario;

  • riscossione di prestazioni della cassa pensioni (2º pilastro)

  • avvio di un’attività lavorativa indipendente o cambio dell’attività lavorativa indipendente esercitata in precedenza;

  • partenza definitiva dalla Svizzera;

  • riscossione di una rendita d’invalidità totale dell’Assicurazione federale per l’invalidità (AI) nel caso di rischio d’invalidità non assicurato;

  • decesso del titolare della previdenza.

Di solito con le banche si può prelevare il capitale in anticipato senza costi aggiuntivi. Al contrario, la risoluzione anticipata della polizza di previdenza/assicurazione sulla vita presso un’assicurazione comporta solitamente costi elevati.

5. Prelievo scaglionato del pilastro 3a

Gli averi del pilastro 3a si ritirano sempre nella loro integrità.Affinché il prelievo non causi un balzo troppo accentuato nella progressione fiscale, si consiglia di suddividere gli averi 3a in diversi conti e di prelevarli in modo graduale. 

6. Prelievo anticipato degli averi 3a per un’abitazione di proprietà

È possibile finanziare un’abitazione di proprietà a uso proprio con gli averi del pilastro 3a. Si hanno le seguenti possibilità:

1. Finanziamento di un’abitazione di proprietà a uso proprio tramite prelievo anticipato o costituzione in pegno

Prelievo anticipato: è possibile prelevare in anticipo l’avere del pilastro 3a per acquistare o costruire un’abitazione di proprietà a uso proprio (casa, proprietà per piani, quota di partecipazione a una cooperativa di costruzione di abitazioni). Non è previsto un importo minimo. Un prelievo di questo tipo è consentito una volta ogni cinque anni. Il vantaggio di questa variante è quello di avere un minor onere degli interessi ipotecari, perché in questo modo si riduce l’importo dell’ipoteca e si aumenta il capitale proprio.

Costituzione in pegno: si può costituire in pegno l’avere previdenziale a favore di un’ipoteca. In questo caso il capitale previdenziale funge da garanzia per il creditore e non viene ritirato. A seconda del creditore, è possibile ottenere un’ipoteca più alta o un tasso d’interesse ipotecario più basso. Il vantaggio di questa variante? Il denaro rimane sul conto e rimane esente dall’imposta sulla sostanza.

2. Prelievo del pilastro 3a per il rimborso di un’ipoteca esistente

Il capitale del terzo pilastro può essere utilizzato per l’ammortamento di un'ipoteca. Si fa distinzione tra ammortamento diretto e indiretto:

Ammortamento diretto: con l’ammortamento diretto il beneficiario di un credito ritira il denaro dal terzo pilastro e lo paga direttamente al creditore. Il debito ipotecario si riduce quindi a ogni versamento e i costi abitativi diminuiscono. Tuttavia, si riduce anche il tasso d’interesse ipotecario deducibile fiscalmente. È possibile effettuare un prelievo una volta ogni cinque anni.

Ammortamento indiretto: il beneficiario di un credito, in questo caso, non paga niente al creditore, ma investe regolarmente sul pilastro 3a (costituito in pegno). Il vantaggio di questa variante? Il denaro rimane sul conto e rimane esente dall'imposta sulla sostanza.

3. Prelievo del pilastro 3a per lavori di ristrutturazione

È possibile utilizzare il capitale previdenziale del pilastro 3a per determinati lavori di ristrutturazione di un’abitazione di proprietà a uso proprio. Tuttavia, non sono disponibili linee guida chiare a riguardo. Conviene quindi chiarire la questione del prelievo anticipato con chi gestisce il capitale previdenziale.

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FAQ

Il conto di previdenza è un conto bloccato. È possibile riscuotere l’avere del pilastro 3a solo cinque anni prima del raggiungimento dell’età pensionabile AVS ordinaria. Se si continua a esercitare un’attività lavorativa anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile ordinaria, il pagamento può essere posticipato al massimo fino a cinque anni dopo.

Il prelievo anticipato dal pilastro 3a è consentito anche se si rinuncia all’attività lavorativa indipendente attuale per avviarne una nuova (cambio del settore professionale). Anche in questo caso il versamento deve avvenire entro un anno dall’avvio della nuova attività lavorativa.

Chi percepisce una pensione intera dell’assicurazione per l’invalidità (AI) ha diritto a prelevare l’avere dal conto di previdenza se il rischio di invalidità non è coperto da un’assicurazione complementare. In ogni caso, dal conto non è possibile versare la pensione. A partire da un grado di invalidità del 70% sussiste il diritto a una rendita AI totale. Prima di poter effettuare la richiesta di prelievo anticipato, è necessario che la procedura AI sia conclusa.

In caso di un investimento aziendale, i fondi del conto di previdenza possono essere prelevati anche in un secondo tempo. Questi investimenti devono figurare nell’inventario e non possono quindi essere utilizzati per coprire i costi di gestione correnti.

Se si constatano lacune previdenziali, è possibile utilizzare l’avere del 3º pilastro per il riscatto nella cassa pensioni (2º pilastro) senza che si verifichi un impatto in termini fiscali. Questa procedura è consentita soltanto se sono stati restituiti tutti prelievi anticipati per il finanziamento di un’abitazione di proprietà. Finché non si ha restituito tutto il denaro, non è possibile effettuare versamenti nella cassa pensione e approfittare delle agevolazioni fiscali.

È possibile richiedere il prelievo anticipato dei fondi di cassa pensione se si soddisfano le condizioni seguenti:

  • L’attività indipendente viene esercitata come attività principale; non sussiste più alcun obbligo di effettuare versamenti nella LPP obbligatoria.

  • Il versamento avviene per tempo entro un anno dall’avvio dell’attività lavorativa indipendente.

  • La registrazione presso la cassa di compensazione AVS come lavoratore indipendente è stata effettuata.

  • Viene gestita un’impresa individuale (si può anche far parte di una società in accomandita o in nome collettivo). Nel caso di una SA o di una Sagl il prelievo degli averi dal conto di previdenza non è possibile.

La legge consente un prelievo anticipato del proprio avere di previdenza soltanto nei casi seguenti:

  • per il riscatto nella cassa pensione;

  • in caso di trasferimento definitivo all’estero;

  • in caso di avvio di un’attività lucrativa indipendente, dopodiché in caso di un cambio del settore professionale o di investimenti aziendali;

  • per l’acquisto o la ristrutturazione di un’abitazione di proprietà a uso proprio;

  • in caso di riscossione di una pensione di invalidità dell’Assicurazione federale per l’invalidità (AI);

  • in caso di restituzione di un prestito ipotecario.

Le persone che lasciano definitivamente la Svizzera possono riscuotere la somma disponibile sul conto di previdenza soltanto se sono in grado di dimostrare di aver già fatto richiesta di residenza permanente all’estero. Non è ad esempio consentito riscuotere l’avere del pilastro 3a per fare un viaggio intorno al mondo. In caso di prelievo anticipato, l’imposta alla fonte viene detratta direttamente dall’importo del pagamento.

Articolo pubblicato per la prima volta in data 07.01.2021

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