Contratto
Assicurazione auto: cosa succede se non pago i premi?
Le conseguenze per chi non paga l’assicurazione auto non sono da sottovalutare. La compagnia assicurativa può infatti disdire il contratto e la polizia ritirare le targhe.

10.01.2024

iStock / Gwengoat
1. Quanto tempo ho per pagare i premi dell’assicurazione auto?
I metodi di pagamento per l’assicurazione auto sono indicati nel contratto e nelle condizioni generali di assicurazione. I premi si possono pagare a scadenza mensile, semestrale o annuale.
Bisogna fare attenzione alla scadenza del pagamento: di solito è tra i 10 e i 30 giorni. Il premio deve essere accreditato sul conto dell’assicurazione al più tardi l’ultimo giorno di questo periodo. Se si supera questa scadenza, si è in ritardo col pagamento.
2. Cosa succede in caso di mancato pagamento?
Chi non paga l’assicurazione auto di solito riceve inizialmente un sollecito di pagamento. In caso di sollecito scritto, è necessario osservare quanto segue:
Dopo il primo sollecito si hanno di solito 14 giorni di tempo per pagare il premio dovuto.
Eventuali solleciti possono essere soggetti a tasse d’ingiunzione e interessi di mora. Solitamente le tasse aumentano in caso di nuovo sollecito.
La compagnia assicurativa informa sulle conseguenze di un termine suppletorio inutilizzato. Ecco perché di solito i solleciti si ricevono per raccomandata.
Consiglio: Vi capita spesso di dimenticare di pagare l’assicurazione auto? Allora conviene optare per un pagamento tramite addebito diretto.
Il caso particolare dell’assicurazione responsabilità civile: la polizia ritira le targhe
L’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile auto è obbligatoria, Pertanto, vigono regole speciali. Importante: la compagnia assicurativa deve coprire i danni anche se non si sono pagati i premi .
Tuttavia, se non si sono pagate tutte le fatture, l’assicurazione lo comunica all’ufficio della circolazione stradale. L’ufficio ha quindi il diritto di ritirare targhe e libretto di circolazione. Se si continua a non pagare, sarà la polizia sa ritirare le targhe. Così dice la legge.
In questo caso, oltre ai premi e alle tasse d’ingiunzione, bisogna pagare alla compagnia circa 100 franchi per il rilascio delle targhe. A ciò si aggiungono poi le spese dell’ufficio della circolazione. In totale, quindi, si rischiano costi aggiuntivi di diverse centinaia di franchi.
3. Quando si estingue la copertura assicurativa in caso di mancato pagamento?
Chi nonostante i solleciti non paga l’assicurazione auto, perde la copertura assicurativa. In termini tecnici, si dice che «l’obbligo di prestazione decade».
A partire da quel momento, la compagnia assicurativa non fornirà più le prestazioni dell’assicurazione casco. Tuttavia, ciò si applica solo se la compagnia assicurativa può provare di aver inviato un sollecito.
Secondo la legge sul contratto d’assicurazione sono possibili due scenari:
L’assicurazione esige legalmente il pagamento del premio o accetta un pagamento a posteriori. In tal caso, la copertura sarà di nuovo valida a partire dalla data di pagamento.
L’assicurazione non esige legalmente il pagamento del premio due mesi dopo la scadenza del periodo di sollecito, ad esempio mediante recupero crediti. Presupposto: la compagnia rinuncia al pagamento del premio in sospeso e recede dal contratto.
Quando si estingue la copertura responsabilità civile auto?
A differenza dell’assicurazione casco, la copertura responsabilità civile si estingue solo quando le targhe sono depositate presso l’ufficio della circolazione stradale – o 60 giorni dopo la notifica all’ufficio della circolazione stradale.
4. Cosa succede in caso d’incidente d’auto?
Non avete pagato l’assicurazione auto e siete stati coinvolti in un incidente? In alcuni casi i costi possono ammontare a milioni di franchi. In caso di sospensione dell’obbligo di prestazione, anche se si ha un’assicurazione casco totale bisogna pagare questi costi di tasca propria.
La vostra assicurazione è troppo costosa?
Conviene confrontare le offerte di diverse assicurazioni auto per trovare quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio budget.
Articolo pubblicato per la prima volta in data 12.02.2020