Licenziamento a 50, 60 o 62 anni in Svizzera: che fare?

Cosa succede se si perde il lavoro poco prima del pensionamento? Comparis spiega cosa fare in caso di disdetta del contratto e che impatto ha sulla previdenza.

Autor Adi Kolecic Foto
Adi Kolecic

01.01.2024

Un uomo tiene in mano uno scatolone con gli effetti personali del suo ufficio.

iStock / PixelsEffect

1.La disdetta del contratto è giustificata?
2.Licenziamento dopo i 55 e 61 anni: come funziona l’indennità di disoccupazione?
3.Quando ricevo una rendita transitoria?
4.Pensionamento anticipato dopo il licenziamento: che impatto ha sulla previdenza?

1. La disdetta del contratto è giustificata?

Quali sono i termini di disdetta?

Di solito nel contratto di lavoro è definito il termine di disdetta. Se invece non si trova nulla a riguardo, per la disdetta alla fine del mese valgono i seguenti termini:

  • nel periodo di prova: 7 giorni

  • il primo anno: 1 mese

  • dal secondo al nono anno: 2 mesi

  • dal decimo anno: 3 mesi

Il licenziamento è valido solo se ricevete la lettera di disdetta. Il timbro postale non è determinante. Un esempio: riceverete la disdetta per raccomandata, ma non siete a casa. La disdetta è valida solo il primo giorno lavorativo dopo il tentativo di consegna fallito.

Che cos’è una disdetta abusiva?

Si parla di disdetta abusiva ad esempio se il rapporto di lavoro viene interrotto solo per questioni di età (CO, art. 336). Qualora si verifichi un abuso, si può richiedere un risarcimento. L’indennità in caso di disdetta abusiva ammonta al massimo a sei mesi di stipendio. Per il ricorso sono previsti due termini:

  1. Se volete opporvi alla disdetta, il datore di lavoro deve ricevere la lettera entro l’ultimo giorno di lavoro. Inviate una lettera raccomandata. Scrivete esplicitamente che volete continuare a lavorare per l’azienda.

  2. Se presentate una denuncia in tribunale, dovete farlo entro 180 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. In aula si dovrà dimostrare la presenza di abuso.

Aumento dell’obbligo di tutela per i dipendenti più anziani

In generale, le regole sono le seguenti: I datori di lavoro sono soggetti a maggiori obblighi di assistenza nei confronti dei dipendenti più anziani. Tra questi di solito rientrano tutti i dipendenti a partire dai 58 anni.

  • il datore di lavoro deve informarvi per tempo della disdetta;

  • il datore di lavoro deve cercare con voi soluzioni per proseguire il rapporto lavorativo.

Quando perdono il lavoro, spesso i collaboratori più anziani e di lunga data ricevono un’indennità di partenza. Ciò dovrebbe attenuare l’impatto finanziario del prepensionamento.

Ma non tutti ne beneficiano. In linea di principio, l’indennità è prevista solo per le persone di età superiore ai 50 anni che hanno lavorato nell’azienda per più di 20 anni. Soddisfate i requisiti? A seconda dell’età e degli anni di servizio, riceverete da due a otto mesi di salario.

Passiamo ora alla brutta notizia: spesso non si percepisce l’indennità di partenza. Il datore di lavoro può infatti detrarre dall’indennità i contributi di risparmio versati alla cassa pensioni. Nella maggior parte dei casi, gli importi di risparmio sono superiori all’eventuale indennità di partenza.

Con un contratto collettivo di lavoro (CCL) si può ottenere:

  • un’indennità di fine rapporto

  • una prestazione del piano sociale

Conviene quindi dare un’occhiata al CCL.

2. Licenziamento dopo i 55 e 61 anni: come funziona l’indennità di disoccupazione?

In caso di licenziamento, fondamentalmente avete diritto alle indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione. Di norma ricevete il 70 o l’80% del salario precedente. Iscrivendovi all’Ufficio regionale di collocamento (URC), troverete tutte le informazioni necessarie.

Importante: cercate un nuovo posto di lavoro già durante il periodo di disdetta e documentate il tutto per iscritto. Altrimenti rischiate una riduzione delle indennità di disoccupazione.

La durata delle indennità giornaliere dipende:

  • dall’età

  • dal periodo di contribuzione (tramite il rapporto di lavoro si versano i contributi all’AD)

A partire dai 55 anni, in caso di licenziamento si ha diritto a percepire al massimo 520 indennità giornaliere per un periodo non superiore ai due anni.

Se perdete il lavoro quattro anni prima del pensionamento, il diritto all’indennità giornaliera aumenta di 120 giorni. Ciò significa che riceverete un massimo di 640 indennità giornaliere. Il termine per la riscossione della prestazione può inoltre essere prorogato di un massimo di due anni (LADI, art. 27).

Iscrivendovi all’URC, avete diritto alle indennità giornaliere dell’assicurazione contro la disoccupazione. Dopo 29 mesi al massimo questo diritto decade e non riceverete più soldi. A quel punto sarete considerate persone aventi esaurito il diritto all’indennità di disoccupazione.

3. Quando ricevo una rendita transitoria?

Le rendite transitorie sono destinate alle persone che hanno perso il lavoro poco prima del pensionamento. Le prestazioni transitorie sono costituite da:

  • pagamento annuale

  • rimborso delle spese di malattia e d’invalidità

L’importo massimo annuo è di 45’225 franchi per una persona sola e di 67’838 franchi per le coppie sposate.

Requisiti per beneficiare della rendita transitoria

  • Avete esaurito il diritto all’indennità a 60 anni o più tardi.

  • Siete stati affiliati all’AVS per almeno 20 anni, di cui almeno cinque anni dopo il compimento dei 50 anni. Il vostro reddito deve essere pari ad almeno il 75% della rendita massima AVS.

  • Avete un patrimonio che non supera i 50’000 franchi (persone sole) o i 100’000 franchi (coppie sposate). Gli immobili a uso proprio sono esclusi dal patrimonio.

Ci sono anche altre condizioni: contattate l’ufficio competente nel vostro cantone. Lì troverete i moduli di richiesta. Maggiori dettagli: Direttive dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali.

4. Pensionamento anticipato dopo il licenziamento: che impatto ha sulla previdenza?

Se si perde il lavoro poco prima di raggiungere l’età di pensionamento ordinaria, bisogna risolvere rapidamente varie questioni previdenziali. Si tratta di un compito molto complesso. Ecco perché durante questo periodo difficile è utile richiedere una consulenza indipendente.

Richiedere una consulenza previdenziale

In Svizzera è possibile un pensionamento anticipato a partire da 63 anni. Le donne nate tra il 1961 e il 1969 possono percepire la rendita di vecchiaia a partire dal 62° anno di età. Un prelievo anticipato comporta tuttavia rendite più basse. L’importo delle riduzioni pensionistiche dipende dal reddito.

Buono a sapersi: fino all’età di pensionamento ordinaria siete tenuti a versare i contributi AVS.

In caso di licenziamento, con la cassa pensioni avete diverse possibilità:

  • Trasferire gli averi della cassa pensioni su conti di libero passaggio: non avete un nuovo posto di lavoro? Allora bisogna trasferire i fondi di cassa pensioni su un conto di libero passaggio.

  • Trasferire l’avere previdenziale alla Fondazione istituto collettore LPP: l’istituto collettore LPP è un’alternativa ai conti di libero passaggio. In questo caso, anche se non avete trovato un nuovo impiego, potete comunque continuare a versare i contributi alla previdenza professionale e ricevere successivamente il denaro sotto forma di rendita. Versate l’avere entro tre mesi dall’uscita dalla cassa pensioni precedente.

  • Lasciare l’avere previdenziale presso la vecchia cassa pensioni: avete 58 anni o più? In questo caso potete rimanere affiliati alla vecchia cassa pensioni. Con questa variante, oltre ai vostri contributi dovete versare anche quelli del datore di lavoro.

  • Ritirare la cassa pensioni come capitale o rendita: per le casse pensioni l’età minima per il pensionamento è di 58 anni. Potete dunque decidere se riscuotere la pensione sotto forma di rendita, capitale oppure una combinazione di entrambi. In caso di prelievo anticipato, l’indennità di disoccupazione viene ridotta.

Articolo pubblicato per la prima volta in data 10.12.2019

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