Checklist per la gravidanza

Con la gravidanza e il parto è necessario occuparsi di questioni amministrative e modificare le polizze assicurative. Con la checklist sulla gravidanza in Svizzera, Comparis chiarisce le questioni più importanti.

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Elena Wetli

21.06.2022

Una bambina ascolta con uno stetoscopio il pancione della mamma.

iStock / FatCamera

1. Che cosa paga l’assicurazione di base in caso di gravidanza?

L’assicurazione di base obbligatoria copre tutte le principali prestazioni relative a gravidanza e parto. Chi è in salute può fissare la franchigia a 2’500 franchi. Le principali prestazioni mediche in caso di gravidanza, parto e controlli successivi sono esenti da franchigia e quota parte.

In linea di principio è possibile cambiare cassa malati durante la gravidanza. Quando si cambia assicurazione di base o complementare, tuttavia, ci sono alcune cose da considerare. 

Confrontare i premi malattia

2. Quando conviene stipulare un’assicurazione complementare per la gravidanza?

L’assicurazione di base obbligatoria copre tutte le principali prestazioni relative a gravidanza e parto. Chi vuole maggiore flessibilità, comfort o servizi deve però stipulare assicurazioni complementari speciali per la gravidanza.

3. Luogo di nascita: a cosa fare attenzione per quanto riguarda l’assunzione dei costi?

In Svizzera si può generalmente scegliere liberamente il luogo in cui partorire. A seconda del luogo desiderato e del reparto scelto, l’assunzione dei costi da parte della cassa malati può variare.

Parto in ospedale

L’assicurazione di base copre interamente i costi in caso di parto nel reparto comune. A tal fine, l’ospedale deve figurare nell’elenco cantonale degli ospedali del proprio cantone di domicilio. Se si opta per un ospedale fuori dal proprio cantone, in determinate circostanze si devono pagare di tasca propria i costi supplementari. Come direttiva si applica sempre la tariffa cantonale di riferimento. L’assicurazione complementare ospedaliera «reparto comune in tutta la Svizzera» copre in questo caso eventuali costi supplementari.

Eventuali assicurazioni complementari si assumono, a seconda del contratto, i costi di diverse prestazioni comfort. Se non si vuole partorire nel reparto comune, è necessario chiedere alla cassa malati informazioni sui costi prima della nascita.

Parto in una casa maternità

Anche i costi per la nascita nel reparto comune di una casa maternità sono coperti dall’assicurazione di base. Anche in questo caso: la casa maternità deve figurare nell’elenco cantonale degli ospedali del proprio cantone di domicilio.

Molte istituzioni offrono la possibilità di rooming-in. I costi per il padre del neonato non sono però coperti dall’assicurazione di base. Finché non si è stipulata un’assicurazione complementare, i costi vanno coperti di tasca propria.

Parto in una clinica privata

Un parto in una clinica privata non è coperto dall’assicurazione di base. Solo le assicurazioni complementari offrono una copertura. Conviene informarsi per tempo sulle scadenze.

Parto in casa

L’assicurazione di base paga tutti i costi per il parto in casa. Questo include anche i costi per l’ostetricia.

4. Quali assicurazioni per bebè sono necessarie?

Scegliere la cassa malati e il pediatra per il bebè

Per quanto riguarda la cassa malati per bebè, ci sono molte cose da considerare. Conviene affiliare il proprio figlio a una cassa malati prima della nascita. È comunque possibile iscrivere il bebè al più tardi entro 3 mesi dalla nascita. Genitori e figli non sono obbligati a essere assicurati presso la stessa cassa malati. Vale dunque la pena fare un confronto tra varie casse malati.

In molte regioni della Svizzera mancano pediatri. Conviene quindi cercarne uno per tempo, se possibile già l’ultimo trimestre di gravidanza. Comparis offre consigli su come trovare un buon pediatra.

Altre assicurazioni per il neonato

Non bisogna dimenticare di includere il bebè nelle polizze come l’assicurazione responsabilità civile privata. Nell’articolo: Cassa malati per neonati spieghiamo quali altre assicurazioni sono necessarie.

5. Come posso far riconoscere la paternità?

Tra madre e figlio si ha automaticamente il rapporto legale di filiazione. Non è così per l’uomo: legalmente, solo il marito è considerato il padre del bambino.

Il padre di un figlio illegittimo non riceve automaticamente né diritti né doveri. Ciò riguarda, ad esempio, il diritto successorio, ma anche l’obbligo di sostegno e di mantenimento. Il padre biologico può riconoscere suo figlio, anche prima della nascita.

Ecco come ottenere il riconoscimento con passaporto svizzero

Bisogna rivolgersi all’ufficio dello stato civile. In qualità di cittadino svizzero residente in Svizzera, il riconoscimento si può effettuare presso qualsiasi ufficio dello stato civile. Gli svizzeri all’estero possono annunciarsi all’ufficio dello stato civile del proprio luogo d’origine.

I documenti che bisogna presentare variano a seconda del cantone. Di norma, è necessario un documento d’identità valido ed eventualmente un certificato di domicilio. Conviene informarsi direttamente presso il proprio cantone.

Ecco come ottenere il riconoscimento senza passaporto svizzero

Se non si ha un passaporto svizzero, è possibile ottenere il riconoscimento presso l’ufficio dello stato civile del luogo di nascita del figlio e del domicilio o del luogo di origine della madre. Per il riconoscimento dei figli, l’ufficio dello stato civile ha bisogno dei dati attuali sullo stato civile del padre e della madre del bambino. I documenti esteri devono di regola essere autenticati e tradotti in una lingua ufficiale svizzera.

Se i propri dati sullo stato civile non sono ancora stati registrati, bisogna portare con sé anche questi documenti. Conviene informarsi presso l’ufficio dello stato civile competente.

6. Cosa prevede l’autorità parentale in Svizzera?

Per la madre, l’autorità parentale inizia con la nascita del bambino. Lo stesso vale per i mariti.

L’autorità parentale di un figlio illegittimo è inizialmente solo della madre. Questo anche se il padre ha riconosciuto il figlio. Solo se, dopo il riconoscimento, si dichiara anche l’autorità parentale congiunta, la madre e il padre condividono la responsabilità sul figlio. La dichiarazione si può presentare ...

  • ... durante il riconoscimento del figlio all’ufficio dello stato civile.

  • ... o in un secondo momento all’autorità di protezione dei minori.

7. Posso lavorare durante la gravidanza e l’allattamento?

I datori di lavoro devono proteggere le future mamme e le madri che allattano dai rischi sul posto di lavoro. Le condizioni di lavoro devono essere tali da non mettere in pericolo la salute della madre e del bambino. Ecco alcune disposizioni:

  • Orario di lavoro massimo: durante la gravidanza e l’allattamento, l’orario di lavoro massimo non deve superare le 9 ore.

  • Pause supplementari: le donne incinte hanno diritto a pause aggiuntive di 10 minuti dopo ogni due ore.

  • Lavori vietati: alcuni lavori sono troppo pericolosi per le donne incinte o che allattano. Di solito quindi non si possono svolgere. I lavori pericolosi sono stabiliti nell’ordinanza sulla protezione della maternità.

  • Protezione contro il licenziamento: durante la gravidanza il datore di lavoro non può disdire un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. La protezione si applica dal primo giorno di gravidanza, anche se al momento del licenziamento non si sapeva di aspettare un bambino. Un eventuale licenziamento avvenuto prima della gravidanza viene interrotto. Il termine di disdetta continua solo dopo la sedicesima settimana dalla nascita.

  • Nessun impiego continuo senza consenso: i datori di lavoro possono continuare a occupare donne incinte o che allattano solo con il loro consenso. Se determinati lavori sono troppo faticosi per la donna, il datore di lavoro è tenuto a esonerarla. Se non vuole lavorare, può farlo anche senza un certificato medico. Ma attenzione: in questo caso il datore di lavoro non è obbligato a versarle il salario. In caso di malattia si riceve il salario solo tramite un certificato medico.

  • Tempo per l’allattamento: nel primo anno di vita del bambino, l’allattamento al seno è considerato tempo di lavoro retribuito. Se si lavora almeno 4 ore, si hanno 30 minuti per l’allattamento al seno. Con un orario di lavoro tra le 4 e le 7 ore, si hanno 60 minuti di tempo. Con più di 7 ore, i minuti sono addirittura 90.

Ulteriori informazioni sulla protezione giuridica si trovano sul sito della Segreteria di Stato dell’economia.

Indennità di maternità e paternità

Dopo il parto, le madri non possono lavorare per 8 settimane. Si ha inoltre diritto a 14 settimane di congedo maternità, in cui si riceve l’80% del salario. L’indennità giornaliera è tuttavia limitata a un massimo di 196 franchi e versata per 14 settimane.

Anche i padri possono beneficiare di due settimane di congedo retribuito entro 6 mesi dalla nascita. Il congedo paternità può essere preso in blocco o su base giornaliera. In ogni caso si ha diritto a 14 indennità giornaliere, che possono ammontare al massimo a 196 franchi. Alcuni datori di lavoro offrono un congedo di paternità più lungo e retribuito.

8. Devo annunciare la nascita all’ufficio dello stato civile?

Ogni nascita avvenuta in Svizzera va comunicata all’ufficio dello stato civile del luogo di nascita. La notifica va effettuata entro tre giorni dalla nascita. Se il parto avviene in un ospedale o in una casa maternità, di regola è l’istituzione a occuparsi della notifica.

Le coppie sposate possono portare con sé in ospedale o nella casa maternità il certificato di stato di famiglia svizzero, detto anche libretto di famiglia. L'ufficio competente provvederà ad aggiornare il libretto di famiglia.

Se l’istituzione o casa maternità non notifica la nascita, bisogna occuparsene in prima persona e rivolgersi all’ufficio dello stato civile del rispettivo luogo di nascita. Per la notifica sono autorizzati:

  • La madre del bambino

  • Il padre legale del bambino (il marito o l’uomo che riconosce il bambino)

  • Una terza persona autorizzata (è necessario comunicare all’ufficio dello stato civile il nome della persona autorizzata tramite un’autorizzazione scritta.)

I documenti da presentare all’ufficio dello stato civile variano a seconda del cantone. Conviene quindi informarsi presso l’ufficio competente. In linea generale sono necessari i seguenti documenti:

  • Documento d’identità

  • Libretto di famiglia

  • Certificato di riconoscimento, se disponibile

  • Autorità parentale congiunta, se disponibile

  • Certificato di domicilio

9. In quali casi ho diritto agli assegni familiari?

Chiarire il diritto agli assegni di nascita e adozione

A seconda del cantone si ha diritto agli assegni di nascita o adozione. Queste indennità sono prestazioni uniche e non possono essere accumulate. Per ogni figlio si riceve quindi un solo assegno di nascita o di adozione. Vi è tuttavia un caso particolare: per lo stesso figlio, i genitori biologici possono ricevere un assegno di nascita, mentre i genitori adottivi hanno diritto a un assegno di adozione. Se si percepisce un’indennità di disoccupazione, non si ha diritto agli assegni di nascita o di adozione.

Se il bambino muore durante il parto o è nato morto, si ha comunque diritto agli assegni di nascita. La gravidanza deve durare almeno 23 settimane e la madre deve avere il domicilio o la dimora abituale in Svizzera da almeno 9 mesi.

Assegni di nascita e adozione

Richiedere assegni per figli

Per i bambini fino a 16 anni sono previsti assegni familiari. Se il proprio figlio è malato e inabile al lavoro, il diritto si prolunga fino all’età di 20 anni. L’assegno per i figli ammonta ad almeno 200 franchi per figlio al mese. Per ricevere gli assegni familiari, bisogna richiederli. Se non lo si è ancora fatto, si può richiedere l’indennità con effetto retroattivo fino a cinque anni. L’ammontare attuale degli assegni è disponibile sul sito dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali.

  • Per i dipendenti: se si guadagnano almeno 597 franchi al mese, si possono richiedere gli assegni per i figli. Conviene chiedere al proprio datore di lavoro. Non appena la cassa di compensazione per assegni familiari approva la richiesta, il datore di lavoro versa gli assegni insieme al salario.

  • Per i lavoratori indipendenti: si possono richiedere gli assegni familiari direttamente alla propria cassa di compensazione per assegni familiari.

  • Per le persone senza attività lucrativa: se il reddito è inferiore a 597 franchi al mese e il patrimonio imponibile non supera 43’020 franchi, si è considerati senza attività lucrativa. Ciò non vale per le persone che percepiscono prestazioni complementari all’AVS/AI nonché un’indennità di maternità o una rendita di vecchiaia ordinaria. Conviene rivolgersi alla cassa di compensazione per assegni familiari del proprio cantone.

Buono a sapersi: se le proprie condizioni personali, finanziarie o professionali cambiano, ciò può influire sul diritto e sull’importo degli assegni. Queste modifiche vanno comunicate all’autorità competente.

Non dimenticarsi degli assegni di formazione

Per i ragazzi e i giovani adulti in formazione tra i 15 e i 25 anni si ricevono assegni di formazione pari ad almeno 250 franchi per figlio al mese. L’importo varia in base al cantone.

10. Come mi assicuro un posto all’asilo nido?

Chi vuole tornare a lavorare subito dopo il congedo di maternità, può mandare il bambino all’asilo nido. Tuttavia, i posti disponibili negli asili nido sono limitati. Soprattutto per i bambini piccoli non ci sono abbastanza posti disponibili. Pertanto, è fondamentale organizzarsi già durante la gravidanza!

Per trovare un asilo nido si hanno le seguenti possibilità:

  • Contattare il proprio comune di residenza. Nella maggior parte dei casi, si riceve un elenco degli asili nido nelle vicinanze.

  • Informarsi sul posto di lavoro. Alcune aziende hanno il proprio asilo nido.

  • Kibesuisse – la federazione svizzera delle strutture d’accoglienza per l’infanzia – offre una panoramica dei centri diurni affiliati all’associazione. Lì si trovano informazioni importanti che possono aiutare a scegliere l’asilo nido più adatto.

11. Quali oggetti e articoli per bebè mi servono?

Che si tratti di pannolini, biberon, passeggini o vestiti: il costi dei beni di prima necessità per il bebè si accumulano in fretta.

Trovare l’auto giusta per il bebè

Se la famiglia si ingrandisce, cambiano le esigenze in termini di auto. C’è bisogno di più spazio per passeggini e simili, fissaggi per il seggiolino e bisogna garantire la sicurezza anche sul sedile posteriore. Su Comparis si può vendere la vecchia auto e cercarne una nuova. Non bisogna poi dimenticare di confrontare ed eventualmente modificare l’assicurazione auto.

12. Link importanti per genitori e figli

Qui si trovano link importanti con tutte le risposte alle domande sulla famiglia:

  • Pro Juventute: una fondazione attiva in tutta la Svizzera che aiuta in caso di emergenza e offre servizi sociali.

  • Wir Eltern: la rivista per famiglie in Svizzera (disponibile solo in tedesco) offre informazioni interessanti sulla cura dei figli, sugli anni in famiglia, sul tempo libero e molto altro ancora.

  • Familienleben: piattaforma completa per temi attuali e rilevanti per la famiglia.

  • Associazione svizzera delle levatrici: l’associazione professionale delle levatrici in Svizzera (sito disponibile in tedesco e francese).

Articolo pubblicato per la prima volta in data 21.04.2021

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