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Quando conviene stipulare un’assicurazione sulla vita?

Con un’assicurazione sulla vita si protegge sé stessi e i familiari in caso di incapacità al guadagno o decesso. Comparis spiega quando conviene stipulare un’assicurazione sulla vita e a cosa bisogna fare attenzione al momento della stipulazione.

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Lara Surber

19.07.2022

Una giovane coppia gioca con due bambini piccoli in un prato.

iStock / StefaNikolic

1.Ho bisogno di un’assicurazione sulla vita?
2.L’assicurazione sulla vita funge da previdenza per la vecchiaia?
3.Come faccio a tutelare finanziariamente famiglia e superstiti? 

1. Ho bisogno di un’assicurazione sulla vita?

In Svizzera l'AVS e la previdenza professionale costituiscono una base importante per la copertura finanziaria in caso di invalidità e in caso di decesso durante la vecchiaia. Tuttavia, le prestazioni di questi due pilastri del sistema previdenziale sono limitate. Un’assicurazione sulla vita nel pilastro 3a o 3b è un modo per tutelarsi.

Ma un’assicurazione sulla vita conviene davvero? Dipende dal tipo di assicurazione sulla vita e dalla propria situazione. Fattori decisivi sono, ad esempio, l’età, lo stato civile o se si hanno figli. Un’assicurazione sulla vita può servire come previdenza per la vecchiaia e/o come copertura in caso di incapacità al guadagno e decesso.

Per capire se è davvero necessaria, conviene rispondere alle seguenti domande:

  • In caso di incapacità di guadagno o decesso, qualcuno si troverebbe in difficoltà finanziarie? 

  • Si ha un’attività indipendente? 

Se si risponde di no a entrambe le domande, di solito non si ha bisogno di un’assicurazione sulla vita.

2. L’assicurazione sulla vita funge da previdenza per la vecchiaia?

Le assicurazioni sulla vita miste combinano la protezione assicurativa con un processo di risparmio. Ciò significa che, a differenza dell’assicurazione puro rischio, con un'assicurazione sulla vita mista si risparmia una parte dei premi. L'altra parte è destinata alla copertura dei rischi nonché alle spese e ai costi di gestione.  

I vantaggi di un’assicurazione sulla vita mista: 

  • Obbligo di risparmio: si devono versare regolarmente contributi e si è quindi costretti a risparmiare ad esempio per la vecchiaia. 

  • Esenzione dal pagamento dei premi in caso di incapacità al guadagno: questa copertura è spesso già inclusa nell’assicurazione e significa che se non si è più in grado di pagare i premi a causa dell’invalidità, interviene l’assicurazione. In questo modo si raggiunge comunque il proprio obiettivo di risparmio.  

I vantaggi di un’assicurazione sulla vita mista: 

  • Struttura delle commissioni: a differenza di una soluzione bancaria, un’assicurazione sulla vita mista addebita tutte le commissioni e i costi amministrativi all’inizio della stipula. Questi saranno conteggiati nella prima fattura dei premi. Inizia il processo di risparmio inizia solo una volta pagati tutte le commissioni e le spese amministrative. 

  • Mancanza di flessibilità: se si riduce la somma assicurata o si annulla in anticipo l’assicurazione sulla vita (ad esempio in caso di acquisto di un’abitazione di proprietà), dati i costi già pagati bisogna prevedere notevoli perdite finanziarie. 

Di solito non conviene combinare la copertura dei rischi con le misure di risparmio. Conviene quindi valutare di separare le due cose: magari si è più flessibilie optando per prodotti di risparmio e assicurativi separati, così da evitare inutili commissioni elevate.

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3. Come faccio a tutelare finanziariamente famiglia e superstiti? 

Si vuole tutelare la propria famiglia con un’assicurazione sulla vita? Oppure ci si vuole proteggere contro un’eventuale perdita di guadagno? In tal caso si può valutare di stipulare un certo tipo di assicurazione sulla vita:

Assicurazione rischio vita e perdita di guadagno

Chi non è affiliato a una cassa pensioni, in caso di incapacità al guadagno non si riceve una rendita del secondo pilastro.Un’assicurazione per incapacità di guadagno può quindi avere senso soprattutto per i lavoratori indipendenti

Per i dipendenti è utile per colmare eventuali lacune nelle prestazioni del primo e del secondo pilastro. Maggiori informazioni sul tema sono disponibili nell’articolo «Assicurazione per incapacità di guadagno/assicurazione per perdita di guadagno». 

Anche le persone che non esercitano un’attività lucrativa – ad es. casalinghe e casalinghi – possono assicurarsi con un’assicurazione per incapacità di guadagno. Tuttavia, devono stipulare la loro polizza sotto forma di assicurazione di somme. Le assicurazioni di somme pagano l’indennità giornaliera indipendentemente dall’effettiva perdita di salario. 

Assicurazione sulla vita e acquisto di una casa

Dopo un prelievo anticipato per finanziare un’abitazione di proprietà, le casse pensioni possono ridurre sensibilmente le prestazioni in caso di incapacità al guadagno o decesso. Con un’assicurazione puro rischio è possibile colmare la lacuna assicurativa

Assicurazione sulla vita e concubinato

A differenza delle coppie sposate, le coppie in concubinato devono provvedere autonomamente alla copertura reciproca in caso di decesso. A differenza delle coppie sposate, il superstite non ha diritto all’AVS del partner defunto e, a seconda del regolamento della cassa pensioni, nemmeno alla rendita del 2º pilastro. Con un’assicurazione in caso di decesso si garantisce la sicurezza finanziaria del partner.

Buono a sapersi: il pagamento di una tale assicurazione non rientra nel diritto successorio. Il beneficiario ha quindi diritto all’intera somma in caso di decesso, indipendentemente da eventuali quote legittime del diritto successorio. 

Assicurazione sulla vita e ipoteca

In caso di ammortamento indiretto di un’ipoteca, i versamenti vanno a finire su un conto di previdenza, un deposito di previdenza o una polizza assicurativa del pilastro 3a. In caso di ammortamento indiretto tramite assicurazione sulla vita, in caso di decesso dell’assicurato l’ipoteca è coperta mediante somma assicurata.

Assicurazione vita e credito

Con un’assicurazione rischio vita si può assicurare un credito o un’ipoteca. In caso di decesso i superstiti ricevono una rendita o una rendita in capitale con la quale possono continuare a saldare i debiti.

In primo luogo, il tipo di assicurazione sulla vita è decisivo: il divorzio non ha un grande impatto sulle assicurazioni di puro rischio. Questo perché non ci sono risparmi da dividere. Tuttavia, con un divorzio, spesso l’assicurazione non è più necessaria. La disdetta dell'assicurazione sulla vita è generalmente possibile dopo una durata minima (spesso da tre a cinque anni). 

Le assicurazioni sulla vita con quota di risparmio vengono trattate secondo le regole del regime dei beni. Ciò significa che, in caso di comunione dei beni, i risparmi vengono ripartiti. In caso di partecipazione agli acquisti, l’eventuale incremento di valore viene valutato come acquisto. L’aumento di valore è il valore di riscatto al momento del divorzio meno il valore di riscatto al momento del matrimonio al netto dei premi pagati. In caso di separazione dei beni, il 3º pilastro non viene ripartito. 

Importante: per i coniugi la comunione dei beni è considerata un caso normale, mentre per le coppie registrate lo è la la separazione dei beni. Eventuali deroghe devono essere concordate esplicitamente.

Riepilogando

Per assicurare i superstiti e i familiari (soprattutto in caso di concubinato) o per tutelarsi in caso di perdita di guadagno (per lavoratori indipendenti o inattivi), un’assicurazione sulla vita può essere una soluzione sensata. 

Se si opta per un’assicurazione sulla vita, si consiglia di prendere in considerazione diversi offerenti. Bisogna soprattutto fare attenzione all’entità della copertura (anche durante una sospensione del pagamento dei premi), alle commissioni e alla flessibilità. Se necessario, conviene chiedere consiglio a un esperto.