Ipoteca e dichiarazione dei redditi: quanto posso dedurre alle imposte?
Quando si acquista un immobile e si stipula un’ipoteca, la propria situazione fiscale cambia. Ma in che modo una proprietà immobiliare influisce sulle tasse? Come si fa a risparmiare sulle imposte con un’ipoteca? Comparis fa chiarezza.

31.01.2023

iStock / AndreyPopov
1. Ipoteca e imposte: cosa c’è da sapere?
Il valore locativo in sintesi
Chi possiede un immobile deve pagare le imposte federali e cantonali sulla sua proprietà. Il criterio decisivo è il valore locativo. Nella dichiarazione d’imposta, il valore locativo rientra nel reddito fittizio. Serve a indicare quanti soldi si otterrebbero affittando il proprio immobile.
Imposizione fiscale sul valore locativo
Le autorità fiscali determinano il valore locativo in una decisione di tassazione. Una volta ricevuta questa stima, conviene verificarla attentamente ed eventualmente contestarla.
A seconda dei casi si può risparmiare sulle imposte: quanto più alto è il valore locativo, tanto maggiore sarà il reddito imponibile. Al contrario, con un valore locativo più basso diminuisce anche l’onere fiscale.
2. Come posso risparmiare sulle tasse con l’ipoteca?
Chi ha stipulato un’ipoteca per finanziare un’abitazione di proprietà può detrarre dalle imposte determinate componenti dell’ipoteca. Ecco come funziona.
Detrarre dalle imposte gli interessi debitori dell’ipoteca
Si possono dedurre dalle imposte gli interessi ipotecari. A seconda dell’ammontare dell’ipoteca, si può risparmiare molto. Dal punto di vista fiscale, quindi, può essere vantaggioso stipulare l’ipoteca del valore più alto possibile. Un’ipoteca maggiore, infatti, vuol dire interessi passivi più alti e quindi maggiori deduzioni fiscali.
Importante: ci si deve anche permettere l’ipoteca. Inoltre, per quanto riguarda la sostenibilità e il deposito in pegno vale quanto segue: bisogna disporre di almeno il 20% di fondi propri. I costi d’abitazione annui non possono superare un terzo del reddito lordo disponibile.
Tassi ipotecari elevati
I tassi d’interesse per le ipoteche sono aumentati. Il risparmio fiscale è quindi maggiore. Non è semplice individuare l’ipoteca più adatta, anche in termini di riduzione del carico fiscale. Per farsi aiutare ci si può sempre rivolgere a uno specialista indipendente in mediazione ipotecaria.
Conservare il valore dell’abitazione di proprietà
Con i costi di manutenzione si può dedurre dalle imposte un importo maggiore per l’ipoteca. Infatti, chi ha una casa di proprietà può detrarre le cosiddette ristrutturazioni che preservano il valore. In questo caso è possibile scegliere tra una detrazione forfettaria e una detrazione dei costi effettivi. Maggiori informazioni sono disponibili nell’articolo: Quali ristrutturazioni si possono detrarre dalle imposte?
Detratte l’ammortamento dell’ipoteca dalle imposte
Di solito gli istituti finanziari chiedono al proprietario di rimborsare una parte dell’ipoteca. Questo ammortamento riduce il grado di anticipo in massimo 15 anni fino alla soglia dei due terzi del valore dell’immobile. Per questo pagamento parziale si può scegliere tra ammortamento diretto e indiretto.
La scelta dell’ammortamento ha ripercussioni anche sulla fattura fiscale. Con l’ammortamento diretto, il carico fiscale aumenta in modo continuo. Optando per l’ammortamento indiretto, invece, si possono dedurre dal reddito imponibile debiti ipotecari maggiori e per un periodo più lungo. Qui si trovano maggiori informazioni: Ammortamento ipotecario – diretto o indiretto?
Detrarre i costi di uscita dell’ipoteca dalle imposte: è possibile?
Se si vuole disdire in anticipo l’ipoteca a tasso fisso, l’istituto finanziario può esigere un’indennizzo per scadenza anticipata in assenza di futuri pagamenti di interessi. Ecco cosa significa a livello fiscale:
Vendita dell’immobile: l’indennizzo per scadenza anticipata si può detrarre dall’imposta sugli utili da sostanza.
Rifinanziamento con la stessa banca: nella dichiarazione d’imposta si può detrarre dal reddito imponibile l’indennizzo per scadenza anticipata.
Cambio dell’istituto di credito: l’indennizzo per scadenza anticipata non si può detrarre dalle imposte.
3. Dove posso dedurre i costi ipotecari nella dichiarazione d’imposta?
Ecco come inserire i costi ipotecari nella dichiarazione d’imposta: gli interessi debitori pagati vanno riportati nell’elenco dei debiti. Le cose si complicano un po’ con le ristrutturazioni che preservano il valore. Qui si hanno due opzioni:
Le spese di manutenzione si possono detrarre in maniera forfettaria. Non è necessario presentare ricevute o scontrini per i lavori di ristrutturazione.
Alternativa: allegare tutte le ricevute alla dichiarazione delle imposte. In generale vale quanto segue: se i costi di ristrutturazione effettivi superano l’importo forfettario, si risparmia sulle tasse. Conviene quindi conservare tutte le ricevute.
Consiglio di Comparis: le ristrutturazioni che preservano il valore vanno ripartire su più anni. In questo modo si evita la progressione delle imposte e si pagano quindi meno imposte a parità di reddito.
Articolo pubblicato per la prima volta in data 08.10.2020