Congedo sabbatico e pause in Svizzera: che fare con cassa malati e assicurazioni?
Gli svizzeri si concedono sempre più spesso congedi sabbatici. Per farlo però occorre organizzare tutto nel dettaglio. In questo articolo spieghiamo tutto ciò a cui bisogna pensare e come prepararsi a dovere in quanto a coperture e garanzie.
02.08.2022
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1. Definire le condizioni del congedo sabbatico con il datore di lavoro
Sono ben pochi i lavoratori dipendenti con un numero sufficiente di giorni di ferie per permettersi di non lavorare per un periodo da due fino a sei mesi. Se non si possono prendere le ferie, ci sono due opzioni: il congedo non pagato o la disdetta. In entrambi i casi, durante il periodo di pausa di solito non si riceve alcun salario.
Congedo non pagato
È necessario concordare con il proprio datore di lavoro l’interruzione del contratto d’impiego. È importante definire con precisione le condizioni con il proprio datore di lavoro e averle per iscritto. Durante il periodo di pausa non si maturano ulteriori ferie e non sia ha neanche diritto a una parte della tredicesima.
Disdetta
Si danno le dimissioni dall’attuale lavoro. Senza il versamento dello stipendio vengono a mancare anche alcune assicurazioni. Per questo chi vuole prendere un congedo sabbatico deve fare in modo di avere coperture sufficienti. Le soluzioni migliori e più semplici si ottengono se il datore di lavoro e le sue assicurazioni sono d’accordo. È quindi fondamentale iniziare con largo anticipo a pianificare il congedo sabbatico e a parlare dell’intenzione di prendere una pausa con il datore di lavoro già un anno prima.
2. Congedo sabbatico: quali assicurazioni mancano senza stipendio?
Assicurazione infortuni
Bisogna tenere presente che la copertura assicurativa contro gli infortuni non professionali scade 31 giorni dopo l’ultimo giorno lavorativo. In seguito ci si dovrà occupare personalmente della copertura infortuni. Conviene rivolgersi al proprio datore di lavoro o alla sua assicurazione infortuni e chiedere della cosiddetta assicurazione mediante accordo, che permette di prolungare l’assicurazione infortuni di al massimo sei mesi.
Se il periodo di pausa dal lavoro dura di più rispetto alla copertura massima consentita dall’assicurazione mediante accordo, è necessario includere la copertura infortuni nell’assicurazione di base presso la propria cassa malati. Conviene informarsi per tempo sulle prestazioni in caso di malattia o infortunio all’estero.
Indennità giornaliera per malattia
Dato che durante un congedo non pagato non si ha diritto al versamento continuato del salario da parte del datore di lavoro, anche l’indennità giornaliera per malattia decade. Bisogna quindi informarsi su come l’assicurazione di indennità giornaliera in caso di malattia del datore di lavoro regola il congedo non retribuito. Alcune assicurazioni includono il congedo non pagato nella polizza senza costi aggiuntivi. Altre considerano la pausa come un’uscita. In caso di esclusione, il datore di lavoro ha l’obbligo di ricordarvi il diritto di passaggio all’assicurazione d’indennità giornaliera individuale.
L’assicurazione di indennità giornaliera non è obbligatoria in Svizzera. Prima di prendere una decisione, conviene pertanto soppesare costi e vantaggi. A seconda dei casi, in alternativa può anche valere la pena di stipulare un’assicurazione complementare tramite la cassa malati o un’assicurazione viaggi.
Invalidità
La protezione assicurativa in caso di invalidità e decesso termina in genere un mese dopo l’ultimo versamento dello stipendio. Conviene chiedere al proprio datore di lavoro o direttamente alla cassa pensioni se è possibile continuare a rimanere affiliati presso la stessa cassa anche durante il congedo non retribuito. Così facendo la protezione del rischio resta inalterata e, solitamente, ha costi meno elevati. Alcune casse pensioni permettono di perseguire separatamente la protezione del rischio. Conviene informarsi.
Se si esce dall’assicurazione obbligatoria è possibile affiliarsi entro 90 giorni alla Fondazione istituto collettore LPP. In questo modo si continua a essere coperti contro i rischi di decesso e invalidità.
Disoccupazione
Dopo il congedo sabbatico, quando si è alla ricerca di un nuovo impiego è possibile iscriversi alla disoccupazione. L’unica condizione per la richiesta è aver lavorato almeno dodici mesi nel corso degli ultimi due anni e aver versato contributi nell’assicurazione contro la disoccupazione.
3. Congedo sabbatico e cassa malati
Assicurazione di base
Anche i viaggiatori devono continuare a essere assicurati presso una cassa malati in Svizzera. Questo vale fintanto che si risiede in Svizzera. Con l’assicurazione di base si è in parte coperti anche all’estero. Maggiori informazioni sul tema sono disponibili nell’articolo «Malattia o infortunio all’estero: chi paga?».
Bisogna ricordarsi di portare con sé la tessera assicurativa. Sul retro è riportata la tessera europea di assicurazione malattia.
Assicurazioni complementari
I costi per le cure mediche all’estero possono aumentare rapidamente. Le assicurazioni complementari coprono le cure e le prestazioni non incluse nell’assicurazione di base. Ecco un articolo che spiega come assicurarsi correttamente quando si viaggia.
4. Previdenza durante il congedo non retribuito
AVS
Per chi non lavora, il contributo minimo annuale da versare nell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) ammonta a 503 franchi (2022). Nel caso di un breve periodo sabbatico, questo contributo viene pagato con i mesi di lavoro. Per soggiorni più lunghi conviene versare autonomamente il contributo minimo. Per farlo, occorre contattare l’Istituto delle assicurazioni sociali (IAS) del proprio cantone.
Buono a sapersi: è possibile colmare le lacune contributive a posteriori entro al massimo cinque anni.
Cassa pensioni
A seguito di un soggiorno prolungato all’estero si rischia di ritrovarsi con lacune contributive nella cassa pensioni. Con gli importi di risparmio volontari è possibile colmare queste lacune dopo il rientro e la ripresa del lavoro.
Attenzione: in caso di disdetta, l’avere di vecchiaia deve essere versato a un istituto di libero passaggio. Quando si ricomincia a lavorare, l’avere di libero passaggio deve essere trasferito alla cassa pensioni del nuovo datore di lavoro.
Pilastro 3a
I dipendenti e i liberi professionisti possono versare contributi nel pilastro 3a se nell’anno corrispondente hanno ottenuto un reddito soggetto ad AVS. Il versamento va effettuato per tempo, poiché non è possibile versare a posteriori l’importo massimo consentito annualmente.
E se si ha stipulato una polizza assicurativa per il pilastro 3a? In questo caso è necessario pagare il premio nonostante non si svolga un’attività lucrativa. Alcuni contratti d’assicurazione offrono tuttavia una cosiddetta esenzione dai premi. In questo caso è possibile sospendere i pagamenti in via eccezionale. Per ulteriori informazioni conviene leggere la polizza assicurativa o rivolgersi al proprio consulente assicurativo.
5. Subaffittare l’appartamento durante il congedo sabbatico
Durante il congedo sabbatico conviene subaffittare il proprio appartamento per ridurre i costi fissi mensili. Per farlo occorre tuttavia il consenso del locatore. È importante stipulare un contratto di subaffitto scritto con il subaffittuario.
6. Validità dell’assicurazione responsabilità civile privata
Si è responsabili di eventuali danni a persone o oggetti. Con un’assicurazione responsabilità civile privata ci si tutela finanziariamente. In generale, l’assicurazione di responsabilità civile privata è valida in tutto il mondo. Tuttavia, è meglio informarsi sulle prestazioni all’estero direttamente presso la propria assicurazione.
7. Assicurazione auto durante il congedo sabbatico
Viaggio senza auto: sospendere l’assicurazione auto
Se si viaggia senza la propria auto, è possibile depositare le targhe presso l’ufficio della circolazione del proprio cantone di domicilio. In questo modo si è temporaneamente esenti dal pagamento delle tasse sui veicoli a motore e dell’assicurazione auto. Maggiori informazioni sulla sospensione dell’assicurazione auto.
Viaggio con la propria auto
Si ha in programma di fare il giro del mondo con la propria auto o il proprio camper? Se si viaggia in Europa, l’assicurazione auto svizzera è di solito sufficiente. Conviene verificare con la propria assicurazione auto quali prestazioni vengono fornite lungo l’itinerario di viaggio.
È importante tenere a portata di mano tutti i documenti assicurativi e la patente. Inoltre, non bisogna dimenticarsi di controllare che l’equipaggiamento dell’auto vada bene all’estero: l’equipaggiamento obbligatorio varia a seconda del paese.
Buono a sapersi: anche in caso di incidente d’auto all’estero, è necessario contattare la propria assicurazione il prima possibile.
Noleggio auto all’estero
Un’auto a noleggio offre una maggiore flessibilità rispetto a viaggiare con la propria auto. Ma attenzione: spesso le compagnie di autonoleggio cercano di vendere ai loro clienti assicurazioni aggiuntive.
Articolo pubblicato per la prima volta in data 18.05.2021